sabato 9 aprile 2022

Lavandaia

 Lavandaia - Pittura di Giovanni Segantini



Lavoro della Donna in tutti i luoghi,

i panni di famiglia e conoscenti,

una fatica ben retribuita,


dai ricchi benestanti di borgata,

la moglie del fattore la prescelta,

oppure un uomo di fiducia piena,


con l'intervallo del bucato in vasca

un obbligo variante per famiglie,

le benestanti al quindici del mese


le poverette trenta giorni all'alba,

nei pressi di fontana del paese

oppure al lavatoio presso casa,


giorni di sole ad asciugare i panni,

sulle funi sorrette da forcelle.

Se i panni eran umidi la sera


in casa s'asciugavan sul braciere

sopra un telaio alto a fasce larghe,

così fino al mattino eran pronti.


I pozzi eran carichi di acqua

cui s'attingeva il liquido prezioso,

con bel secchio appeso ad una corda,


di canapa od anelli incatenati.

La cenere di brace il detergente

o del residuo della molitura


la morchia d'olio vergine d'oliva,

rappresa e conservata in saponetta.

Con gli strumenti adatti a tal mestiere,


catino, bagnarola ed una corda,

mollette e tavoletta per stricare,

sapone su quei panni in bagnarola.


Risciacquo e strizzatura del bucato

prima asciugato, quindi ben stirato,

piegato ed ordinato dentro i cesti


e sistemato infine nell' armadio,

comò, in guardaroba, in cassapanca,

lo scrigno custodito per i sogni.


E per i bimbi ch'eran irrequieti,

le nenie si cantavan a render quieti.


Lorenzo 9.4.22

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