Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta:
ecco perché è non umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni
in cui l’uomo è stato una cosa agli occhi dell’uomo.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p. 152)
Ecco cosa si cela in disinganno
una cosa lo straccio d'esperienza
uomo ridotto a cosa senza tempo
un marchio sulla pelle a ricordare
d'essere nato avverso ad aguzzino
che stringe i polsi ai vincoli dell'odio
eppur guardando l'anima vicina
noi siamo nati dallo stesso seme
specie che nasce dallo sguardo in luce
d'anime innamorate sempre eguale
in ogni tempo in ogni dimensione
anche se il mare o il monte ci divide
è sempre il raggio a luminar l'amore
sole che nasce in questa terra grave
se l'uomo è stato cosa ad altre luci
occhi di sguardo che decide inganno
per simile suo simile in materia
non simile in pensiero ahìmè per cosa
il nulla di memorie e d'emozioni
verdi speranze ancora tramortite
erbe infestanti malerbe a diserbare
e l'anima ridotta arida landa
quest'è l'uomo che vien ridotto a cosa
l'uomo vissuto cosa ad occhi d'uomo
Copyright © Lorenzo 11.4.11 Riproposta
Blog di Poesia, prosa e approfondimenti. I testi presenti in questo blog sono stati pubblicati in vari libri a nome dell'autrice.I diritti di tutti gli autori sono riservati, poichè sottoposti alla legge che tutela il copyright.Ogni violazione sarà denunciata.
lunedì 28 gennaio 2019
Se
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domenica 27 gennaio 2019
Giorno della Memoria
E fissi gli occhi nella triste stanza
perduti nel ricordo che non torna
un treno colmo e ceneri viventi
corrono incontro a spettri d'olocausto
verso un destino di
baracche immonde
numeri infissi sulle braccia scarne
sembrano croci quei giacigli infami
volti alla morte la liberatrice
bimbi in divisa
trecciano sorrisi
sanno d'ingenuità in quel reale
si prendono per mano nella calca
nascosti dagli adulti
d'una spanna
siedono insieme in aria avvelenata
corrono uniti fumi in ciminiera
Copyright © Lorenzo 27.1.11
venerdì 25 gennaio 2019
Viaggio
E quando infine placasi la mente
poso i miei passi in stanca sul muretto
tra i tigli della murgia mia adorata
guardando l'orizzonte che dispiega
monti lontani sempre in intelletto
domani al far di sera quando il sole
negli orridi dell'alpe si scolora
non negli abissi dell'azzurro mare
io rivedrò una lanterna bianca
il segno d'un rifugio su quel monte
che all'alba si colora in tinte rosa
e per sentiero antico fino in cima
riscoprirò una chiesetta in via
e una candela accenderò a Maria
poso i miei passi in stanca sul muretto
tra i tigli della murgia mia adorata
guardando l'orizzonte che dispiega
monti lontani sempre in intelletto
domani al far di sera quando il sole
negli orridi dell'alpe si scolora
non negli abissi dell'azzurro mare
io rivedrò una lanterna bianca
il segno d'un rifugio su quel monte
che all'alba si colora in tinte rosa
e per sentiero antico fino in cima
riscoprirò una chiesetta in via
e una candela accenderò a Maria
Copyright © Lorenzo 8.8.13
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venerdì 18 gennaio 2019
Amore
Apro sinossi alla parola amore
la stanza della mente che si schiude
ai miei ricordi di fanciullo ed oltre
or quando nascondendomi ad insidie
mi rifugiavo tra le vesti madri
e poi ancora giovinetto ingenuo
o quasi allievo dell'adulta era
incominciai a respirare il germe
a confermare il senno dell'amore
gli occhi si fermavano ad un tempo
distratti dall'azione di quell'ora
solo un pensiero incalzava ingegno
e sguardo s'incrociava con il suo
col cuore che pulsava a mille all'ora
mentre nel collo s'ingroppava il fiato
che da sinapsi discendeva in voce
l'amore s'offre ad altre soluzioni
per l'invitante tema temporale
il bene non ha tempo età neppure
non solo intreccia il fiato degli amanti
anche l'amor di mamma verso infanti
Copyright © Lorenzo 28.5.10
la stanza della mente che si schiude
ai miei ricordi di fanciullo ed oltre
or quando nascondendomi ad insidie
mi rifugiavo tra le vesti madri
e poi ancora giovinetto ingenuo
o quasi allievo dell'adulta era
incominciai a respirare il germe
a confermare il senno dell'amore
gli occhi si fermavano ad un tempo
distratti dall'azione di quell'ora
solo un pensiero incalzava ingegno
e sguardo s'incrociava con il suo
col cuore che pulsava a mille all'ora
mentre nel collo s'ingroppava il fiato
che da sinapsi discendeva in voce
l'amore s'offre ad altre soluzioni
per l'invitante tema temporale
il bene non ha tempo età neppure
non solo intreccia il fiato degli amanti
anche l'amor di mamma verso infanti
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venerdì 11 gennaio 2019
Gennaio
Primo di dodici ammessi in annuario
appena in cielo sbocciano artifici
di fiori scoppiettanti e bruciacchiati
poi si riprende il solito refrain
vita di sempre fatta di fatiche
nei campi la raccolta già finita
ridotta a mala pena per passato
di gelo infausto in giorni della merla
quando i virgulti vogliono il calore
mentre soppressi e ahimè sorpresi
da sofferenza gelida nel cuore
ed ora ricomposti alla bisogna
in archi fatti ad arte dall'agrario
per legna ardente e pianta sorridente
Copyright © Lorenzo 11.1.19
appena in cielo sbocciano artifici
di fiori scoppiettanti e bruciacchiati
poi si riprende il solito refrain
vita di sempre fatta di fatiche
nei campi la raccolta già finita
ridotta a mala pena per passato
di gelo infausto in giorni della merla
quando i virgulti vogliono il calore
mentre soppressi e ahimè sorpresi
da sofferenza gelida nel cuore
ed ora ricomposti alla bisogna
in archi fatti ad arte dall'agrario
per legna ardente e pianta sorridente
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lunedì 7 gennaio 2019
Epifania
Gennaio si riscopre in veste bianca
nei primi giorni scampoli di festa
già cominciata in ultimo d'annata
fiato di mamme operose e attente
a preparare il pranzo di vigilie
quelle d'un tempo documenti in mano
novene mattutine e luminarie
lucerne tremolanti in filo d'olio
bagnato nel vasetto in terracotta
fatto con mani esperte dal vasaio
nella bottega a plasmar l'argilla
nel vicolo del borgo sempre antico
stretto nelle stradine del paese
lo sguardo all'orizzonte del futuro
Copyright © Lorenzo 6.1.19
Gennaio si riscopre in veste bianca
nei primi giorni scampoli di festa
già cominciata in ultimo d'annata
fiato di mamme operose e attente
a preparare il pranzo di vigilie
quelle d'un tempo documenti in mano
novene mattutine e luminarie
lucerne tremolanti in filo d'olio
bagnato nel vasetto in terracotta
fatto con mani esperte dal vasaio
nella bottega a plasmar l'argilla
nel vicolo del borgo sempre antico
stretto nelle stradine del paese
lo sguardo all'orizzonte del futuro
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