martedì 28 febbraio 2023

La pecora alla rizzola !!

La pecora alla rizzola !!


Un succulento piatto d'alta murgia

nessuno vieta di gustarlo al mare

sapendo gli ingredienti ed il travaglio


chiamasi pecorella alla rizzola

fatta in estate quando è assai più magra

e mangia l'erbe secche per nutrirsi 


spighe di grano duro come un'ago 

residui infausti della mietitura

forano gola fino a soffocarla


pecora in transumanza e di pastori

che mangia verde ed erbe di stagione

pentola in coccio priva di coperchio


patate sedano erbe con cipolle

le cicorielle i pomi e le carote

erbe aromatiche e piante silvane


finocchietto selvatico e zucchine 

e poi quant'altro utile al momento

nonché fave piselli e la passione


e pezzi di formaggio pecorino

a strati messi in coccio fino all'orlo

coi tocchi della carne dell'ovino


caciocavallo ed un giro d'olio

messo a piacere per variante a grasta

altri ingredienti non dimenticare


il vino malvasia quanto basta

prezzemolo tritato una manciata

quattro fette di pane a grano duro


e per coperchio massa a mò di pizza

per non perdere lì il suo profumo

nel forno per tre ore la rizzola


e s'usa dire siediti si mangia

un piatto succulento della murgia


Lorenzo 28.2.23

lunedì 27 febbraio 2023

Mulino a vapore !!

Mulino a vapore !!



Mulino con le macine a vapore

nella caldaia  l'acqua riscaldata

con fuoco alimentato in combustione

di paglia o legna provvida in campagna


il sostituto di mulino ad acqua

o di mulino a vento in settecento

macine in coppia quelle in tradizione

le pietre in movimento coi motori


caldaia produceva un caldo flusso

agente su stantuffo e meccanismi

la sede del mulino molto ampia


anche per sacchi di farina e grano

mostra la foto ubicata in loco

nei pressi d'un convento ed istruzione


Lorenzo 27.2.23


domenica 26 febbraio 2023

Podere !!

Fichi d'India !!


Nu stuzzarìdde de tèrre

Un piccolo podere


Luogo fatato legato al ricordo

un piccolo quadrato nella lama

nascosto ad un parete nella roccia


la sfida a luoghi impervi e grotte buie

ai lati siepi fichi d'India e rose

quelle canine tipiche di murgia


spontanei ciclamini ed i licheni

testimoni del tempo sulla pietra

rami di rosmarino e di mentuccia


utile condimento e il suo profumo

sulle rondelle fritte di zucchine

rimesse con aceto e un filo d'olio


servite per contorno al desco amico

formato di legumi cotti al fuoco

ceci o fagioli cicerchie o lenticchie


sempre di murgia amici i nostri frutti

serviti in piatto unico da madre

pagliaio e muricciolo pietre a secco


testimoni del tempo nel ricordo

beata gioventù che più non scordo.


Lorenzo 26.2.23


sabato 25 febbraio 2023

La luna !!

 La luna piena !!


Fasi di luna

stanno in influsso

delle coltivazioni


è prassi e tradizione

guardare su nel cielo



e stabilire

le semine i trapianti

la potatura


conosce il contadino

d'ogni mestiere il tempo


Lorenzo 25.2.23

venerdì 24 febbraio 2023

Flagello !!

Flagello !!


La xylella

flagello degli ulivi

cupo batterio


dissecca i rami verdi

all'alba non più brina



la fastidiosa 

si riproduce dentro

la linfa grezza


un rivo conduttore

di acqua e minerali


Lorenzo 24.2.23

giovedì 23 febbraio 2023

Borghi fantasma !!

Borghi fantasma !
 


Erano un tempo operosi luoghi,

fascino nel passato misterioso,

or terra spopolata e abbandonata,


s'alternano fantasmi mascherati,

nel plenilunio vedonsi le ombre,

anime oscure, cielo senza stelle,


figure qui stravolte nell'aspetto,

cultura ed il lavoro pur spariti,

teatro della storia già vissuta.


Un luogo spento accanto alla natura,

piombato in abbandono ora fantasma,

triste silenzio in mondo di collina,


sopra il poggio lucano o in pianura,

vicende d'abitanti ivi silenti,

fiorenti un tempo di botteghe e cose.


Si fanno compagnia all'abbandono,

tragica scena quella ch'era un dono.


Lorenzo 23.2.23

mercoledì 22 febbraio 2023

Meridione, i Borghi di confine!!

Panorama 


[...]


non vi è soltanto la morte,

ma una originale, completa, ricchissima civiltà:

ricchissima di nascente umanità e di poesia:

la civiltà contadina.


[...]


nella sua eterna pazienza contadina

il mondo meridionale, 

questa grande riserva di vitalità

del nostro paese, è in attesa,

e in movimento. 


Carlo Levi, Le Mille Patrie,

Parte quarta, I. Meridione, 

Donzelli Ed, pagg. 175-176



Preziosi scrigni d'arte incorniciati,

in alta murgia confine di Lucania

quasi deserti per emigrazione,


tra mare, sole e vento e Cattedrali

si trovano colline della murgia,

coi borghi che guardano dai colli,


in piena roccia e frutti di coltura,

la terra amata tra appennino e macchie,

i nomi dati da vegetazione


ed orchidee in terra ch'è un incanto,

legata al Garagnone e alla sua storia,

minimi borghi e antichi belvederi,


s'inebriano gli sguardi a ben guardare,

tra vecchie masserie e paesaggio

ch'ascolta il suo silenzio mentre parla,


chiosano greggi e belano gli agnelli

guidati dai pastori in transumanze

e luminarie in sagre di paese,


le feste dei Patroni protettori,

di genti laboriose e pie devote,

mentre in autunno festa ai cardoncelli,


i funghi una delizia di cucina,

formaggio canestrato e una rizzola

ricolma di sapori e pecorella.  


Bellezza e storia tra questi tratturi,

ricordi che non scordi e duraturi.


Lorenzo 22.2.23


martedì 21 febbraio 2023

lunedì 20 febbraio 2023

Viaggio tra i borghi !!

Viaggio tra i borghi !!


Viaggio in borghi antichi e le leggende

aspettano l'evento mai vissuto

in terra di Lucania già rimossa


da parte dei regnanti d'ogni tempo.

Un mezzogiorno solo destinato

a terra di confino e dell'oblio


tra le colline e calanchi grigi,

argilla buona a fare pastorelli,

villaggi ancora in cima abbandonati,


eppure sempre terra affascinante

e paesaggi di magiche letture.

Un luogo destinato all'emergenza,


adesso nota a fughe fatte in fretta,

s'inebria di cultura e intenditori

area selvaggia e fame di sapere


cantata da poeti e sulle tele

da confinati un tempo trasferiti,

terra di borghi e di contadini.


In questi colli lacrime e lamenti

un viaggio lento ed anche senza meta

poggi selvaggi e boschi di magia


ove regna silenzio e ben nascosti

nel cavo di quei tronchi oro zecchino

'fugato dai briganti di contrade


chiese rupestri, laghi artificiali

e ancora luoghi dove il lutto è sacro,

un tempo lungo per elaborare


dolore per la perdita del padre,

tre anni di clausura tra le mura

d'eredi in casa chiuse nelle stanze.


Tra cuore e storia borghi inabitati,

solo fantasmi stanno tra quei sassi,

sponsali dentro i boschi silenziosi


dove gli arbusti convolanti a nozze

in un intreccio tra sacro e profano,

si fondono d'unione e di simbiosi


per celebrare vita di natura

tra l'albero di cerro e l'agrifoglio,

ivi innestato in simbolo d'unione


viene abbattuto il leccio al quinto mese,

quindi, portato al centro del paese.


Lorenzo 20.2.23

domenica 19 febbraio 2023

Viaggio in Lucania !!

Viaggio in Lucania !!


[...]


E del tutto naturalmente, 

e senza neppure pormi il problema

ma soltanto riflettendo 

le parole ascoltate 

nel quotidiano discorso dei contadini, 

ho dovuto usare sempre

la parola Lucania anzichè Basilicata 

nel mio libro Cristo si è fermato ad Eboli.


[...] 

questo nome ...

è stato fissato dai poeti 

e perciò non può più cambiare.


[...] 

Rocco Scotellaro 

il poeta della libertà contadina ...

esprime i valori poetici

e umani della sua terra

chiamandola col suo nome,

fin da quando "Lucania"

fu il titolo di una delle prime poesie

di lui sedicenne, che dice il senso 

di quella campagna solitaria, 

e le capre, e il vento sulle alture, dove:


nell'ombra delle nubi sperduto

giace in frantumi un paesetto lucano. 


Carlo Levi, Le Mille Patrie,

XI Il nome della Lucania, Donzelli Ed, pag. 227



Parole ad un amico lì nativo,

per rinfrancarlo in volto col sorriso

e regalargli un attimo di pace,


mentre accarezza intanto sua fedele

la calda lulù che lo guarda muta.

Mi prende ispirazione e nostalgia


che sento a questa terra ch'ora amo

e da uno scritto in viaggi di Lucania,

tre borghi tanto cari allora impressi,


tra panorami e incanti silenziosi

nel fascino ch'illumina lor tempo,

chiasma di storia e di tradizioni,


perduti in quotidiani d'altri tempi.

Partendo dal mio borgo nella Puglia,

si giunge valicando l'Alta Murgia


alla Lucania presso ricchi fiumi,

in terra dai colori sfavillanti

in tutte le stagioni lì vissute,


tra laghi artificiali chè sbarrati

donano acqua a terra sitibonda.

Si giunge intanto ad un castello in colle,


quel di Genzano in fascino abbracciata,

lassù in cima dalla vita antica

non solo in canto pure necessario,


con i tre verbi impressi nel ricordo

comprendere, scandagliare e studiare

ed altri borghi infine visitiamo.


Come viandanti in cerca nel viaggio

di civiltà, di storia, nel paesaggio.


Lorenzo 19.2.23

sabato 18 febbraio 2023

Muretto a secco !!

Muretto a secco !!


Parlano pietre

il tempo secolare

e raccontano


ai contadini stanchi

che varcano quel luogo



le transumanze

di greggi e degli armenti

ivi passati


in quel tratturo storto

guidati dai pastori


Lorenzo 18.2.23

venerdì 17 febbraio 2023

Trullo sul mare !!

Trullo sul mare !! 


Trullo sul mare 

un albero d'ulivo

fa da corona


stupendamente azzurro

il mare cristallino



un campo arato

il vomero d'aratro

già preparato


nelle umide zolle

la terra per sementi


Lorenzo 17.2.23

giovedì 16 febbraio 2023

Pignatta !!

Pignatta !!


Una pignatta

in forno del mio borgo

dentro l'agnello


tutto compreso in coccio

profumi di cucina



con le patate

nella fornace intanto

il suo odore


sprigiona tutt'intorno

con i tizzoni ardenti


Lorenzo 16.2.23


mercoledì 15 febbraio 2023

Le puntarelle !!

Le puntarelle !!


U spingetòre


aiutano a digerire



Cicorie puntarelle di marina

i campi sopra un porto conosciuto

una cicoria che produce punte


eduli e prelibati i suoi germogli

un germoplasma orticolo pugliese

più rustica più resistente al freddo


presenta un cespo a base contenuta

i germogli tendenti ad allungarsi

con peso medio sotto il mezzo chilo


scalare altezza e piramidale

le foglioline bianche tra germogli

con sfumature verdi meno intense


si mangia parte di media uniforme

nei pranzi succulenti delle feste

e serve ad uno scopo ben preciso


lo dice il verbo detto qui in principio

aiuta a digerire per far posto

al panettone e al dessert di festa


spinge più giù il cibo già gustato

lo manda ancor più in basso digerito


Lorenzo 15.2.23

martedì 14 febbraio 2023

Simbolo di Pace !!

Simbolo di Pace !!


Del qui ed ora

il luogo del presente

tenda d'Abramo


ricchezza abitativa

con palme nel deserto



cura al creato

un atto radicale

ospite sacro


un posto a creature

nella casa comune



luogo d'incontro

per viaggiatori stanchi

quella d'Abramo


immagine di pace

e della fratellanza


Lorenzo 14.2.23


lunedì 13 febbraio 2023

Luna piena !!

Luna piena 


U Lpomn 

("Lupomino”,  licantropo, uomo-lupo o lupo mannaro)


E' luna piena

e mentre il contadino

alla dimora 


rientra da fatica

sente rumori strani



si rende conto

d'essere seguito

da spaventoso


uomo lupo mannaro

con un cagnesco volto



a perdifiato

volge i suoi passi in corsa

salvezza in scalinata


l'agreste sa per certo

l'angolo di salvezza



non sa il lupo

salire quella scala

attende il giorno


finquando ai primi albori

dissolve i suoi poteri


Lorenzo 13.2.23

domenica 12 febbraio 2023

Ingresso, muretto a secco e pagliaio ..

Pagliaio e muretto a secco 
 


Veute, paràite e pagghiarìule sàpene lòure u casarìule


Vato (ingresso del podere) muretto e pagliaio 


conoscono bene il proprietario. 


I muri conoscono bene quello che accade nel loro interno. 


E' un invito a far rimanere in famiglia i fatti di casa.



Il vato del podere di mio nonno

tra due muretti a secco tra quei sassi

ordini otto un piccolo campetto


e circondato da un quadrato in pietre

un po' più alto di sterrato in basso

con alberi d'ulivo e mandorleto


e ai fianchi una corona di carciofi

protetti da cardoni verdeggianti

utili al desco per piatto stellato


In mezzo un trullo a cono per pagliaro

la sommità rinchiusa da una pietra

con una croce per benedizione


ivi posava attrezzi da lavoro

e le sue stanche membra in intervallo

finito il suo lavoro programmato


secondo la stagione ricorrente

dal mese di gennaio alla raccolta

d'olive i frutti ch'odorano di festa


a cominciare dalla potatura

dopo il riposo di vegetazione

e i primi fiori della primavera 


germogli quei profeti al buon raccolto

secondo gli anni in magra o ricche drupe

insieme ad alberelli a mandorleto


raccolti nell'estate con il caldo

facevano sentire con vigore

il ticchettio di verga che sferzava


i frutti pronti al tempo per cadere

sui panni stesi culla di quel mallo

col guscio appena schiuso e inumidito


e i sacchi pieni posti su fiancate

del carro che s'avviava verso il borgo

fatica dell'annata rispondente


ai sogni d'antenato e Crocifissa

la generosa erede sempre oppressa


Lorenzo 12.2.23


sabato 11 febbraio 2023

Plancheto !!

Plancheto della Cattedrale !

Spazio Antistante la Facciata Centrale 


Descìune còme a re vùuve du chiangóite.

Digiuno come i buoi del plancheto (della Cattedrale).

 Detto di chi vuol far credere di essere digiuno.


Detto di uomo

vuole farsi credere

di digiunare


come digiuni stanno

bovini nel plancheto



su cui bambini

disposti a cavalcioni

hanno trascorso


il loro spensierato

svanito lieto tempo


Lorenzo 11.2.23

venerdì 10 febbraio 2023

Ferro da stiro !!

Ferro da stiro !!


 U fìrre pe strèue

Il ferro per stirare 


E per stirare 

col ferro d'una volta

dentro i carboni


accesi al focolare

nel ferro del mestiere


Lorenzo 10.2.23


giovedì 9 febbraio 2023

La merenda !!

La merenda !!


Mùzzeche de Pèune: Boccone, Tocco di pane, Merenda

Na ma fà nu mùzzeche? 

Modo di dire, facciamo merenda ?



Morso di pane 

per dire la merenda

che si faceva


in tempo di raccolta

degli uliveti pieni


si raggiungeva 

il campo di lavoro

e s'accendeva 


un fuoco con fascine

già pronte lì sul posto


olive nolche

le dolci di settembre

poste nel fuoco


ad arrostire in brace

trasformata in cenere


pezzo di pane

abbrustolito al fuoco

con buon formaggio


murgiano canestrato

o tocco parmigiano


Lorenzo 9.2.23

mercoledì 8 febbraio 2023

La Ndraia !!

La Ndraia


Un gioco di ragazzi d'altri tempi

quando la strada era un campo lieto

e fanciulli passavano felici


il meridiano tempo dell'estate

seduti in terra in chianca lì tracciata

di questo gioco ndraia ch'esisteva


scolpito dai furbetti ragazzini

per rendere in eterno questo gioco

non disperdendo fogli che sgualciti


perduti ahimè in rovinoso tempo

si ritrovava sempre lì sul posto

e ripeteva il gioco il giorno appresso


un quadrato con segni diagonali

assi di simmetria obliqui e a croce

con tre pedine in legno oppure scorze


di frutta di stagione o tre fagioli

posti agli incroci di campo felice

con obiettivo i tre in linea retta


e si vinceva in tale soluzione

con il graffito infine lì scolpito

si rigiocava pure l'anno dopo


un gioco d'altri tempi ora scomparso

comunque nel ricordo ora apparso


Lorenzo 8.2.23

martedì 7 febbraio 2023

Filastrocca !!

Caduta dei denti da latte !! 


Tìtte e tìtte Sàn Benedìtte: 

jè tu amménghe stùurte e tò mu ammìne drìtte.


Tetto e tetto San Benedetto, 

io te lo dò storto e tu me lo ridai diritto. 

Filastrocca recitata dai bambini quando 

cade un dente da latte.


la filastrocca

dei denti dell'infante

dicono i bimbi


quando cadono i denti

per quelli permanenti


Lorenzo 7.2.23

lunedì 6 febbraio 2023

Mio Padre !!

Neve !!

Tatamì, vocativo affettuoso: 

Padre mio, 



Mio padre !!


Antico verbo per chiamare il padre

affetto d'una volta che si sente

riscalda il cuore oggi che c'è freddo


e fuori c'è tempesta ed un gran vento

tre gradi segna il monitor del tempo

stare in allerta intorno c'è la neve


sull'altopiano oltre la collina

di murgia amica mia in tutti i tempi

e rintanato affiorano i ricordi


il mese di febbraio con la neve

quando il suo segno era dell'acquario

si camminava  a stento per la scuola 


fra nuguli di neve posti a lato

del marciapiedi in mezzo a quel viale

un corridoio stretto per andare


al mio istituto ancora elementare

mentre il padre prendeva quel trenino

già ricordato per condurlo al luogo


dov'era il suo ufficio di lavoro

mentre quel verbo era  ancora in uso

in case d'attempati contadini


che per fatica erano in attesa

in piazza grande sul far della sera

naturalmente in quei giorni al freddo


lavoro non ce n'era per i campi

solo un cantiere in quei dì promesso

per rendere le strade senza neve


correva l'anno del cinquantasei

quell'anno ahimè Madre nel cuore sei 



Lorenzo 6.2.23


domenica 5 febbraio 2023

Brace !!

Brace 


Fuoco all'ingresso

angolo di fornace

un antro ardente


le braci sono pronte

per cuocere buon pane


Lorenzo 5.2.23

sabato 4 febbraio 2023

Il Pane !!

Il Pane !!
 

Principe nutrimento ai contadini

veniva in forni a pietra cucinato

preriscaldati e con alti gradi


fascine degli ulivi conservati

oppure con le scorze mandorlate

fragranza mantenuta di fornace


nel forno san giovanni al borgo antico

una minestra solida e sostanza

mangiava il contadino nel suo desco


patate fave e ceci oppur fagioli

pancotto pasta fresca fatta in casa

il pane preparato verso un'ora


di notte dopo il suono di campane

col lievito o fermento inacidito

avvolto in panni caldi e messo sotto


nell'imbottita del lettone grande

a mezzanotte un vulcano al centro

del tavoliere e in mezzo quel tuppetto


cresciuto ormai e pronto per l'impasto

con acqua presalata e intiepidita

con quella massa preparava i pani


sette per chilo per proprio bisogno

o due o più per nuclei numerosi

dette schanate mantenute al caldo


in panni di bucato gran figura

bianchi e profumati con grande cura


Lorenzo 4.2.23


venerdì 3 febbraio 2023

Le Previsioni di Phil !!

Le Previsioni di Phil !!
 


Phil ha previsto

che la stagione fredda

ancora dura


sei settimane al gelo

prima di primavera


Lorenzo 3.2.23

giovedì 2 febbraio 2023

mercoledì 1 febbraio 2023

Ritorno !!

Ritorno !!


E con l'aratro i solchi allineati

legato ad una mula col collare

che lenta e faticosa procedeva

tra quei rugosi tronchi degli ulivi


finite quelle righe d'aratura

batte quel contadino gli scarponi

sopra le pietre d'umidi pareti

i sassi posti ai limiti confini


mentre le basse nuvole col vento

si fanno lente e nere verso il campo

mai scuro in volto torna da campagna


nè stanco nè la fronte corrugata

lavoro sacro lo rende felice

tasca piena di cielo e di stagioni


Lorenzo 1.2.23