giovedì 28 gennaio 2016

Se ... in terza rima



Ecco cosa si cela in disinganno
una cosa lo straccio d'esperienza
uomo ridotto a cosa per tiranno

un marchio sulla pelle in aderenza
d'essere nato avverso ad aguzzino
che stringe i polsi a vincoli inclemenza

eppur guardando l'anima al vicino
noi siamo nati dallo stesso seme
specie che nasce da sguardo divino

d'anime innamorate sempre insieme
in ogni tempo in ogni dimensione
anche se il mare o il monte li contiene

è sempre il raggio luce d'affezione
sole che nasce in questa terra in danno
se l'uomo è stato cosa in afflizione

lo sguardo d'occhi che decide inganno
per simile suo simile in materia
dissimile in pensiero ahìmè d'affanno

il nulla di memorie e di miseria
verdi speranze ancora tramortite
erbe infestanti malerbe in maceria

l'anima indotta per lande sfiorite
quest'è l'uomo che vien ridotto a cosa
l'uomo vissuto cosa ad occhi udite

Se ... la memoria c'insegna qualcosa
non sia più qui adesso l'uomo cosa


Copyright © foto mia Lorenzo  28.1.15

mercoledì 27 gennaio 2016

Se ...



Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta:
ecco perché è non umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni
in cui l’uomo è stato una cosa agli occhi dell’uomo.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p. 152)


Ecco cosa si cela in disinganno
una cosa lo straccio d'esperienza
uomo ridotto a cosa senza tempo
un marchio sulla pelle a ricordare

d'essere nato avverso ad aguzzino
che stringe i polsi ai vincoli dell'odio
eppur guardando l'anima vicina
noi siamo nati dallo stesso seme

specie che nasce dallo sguardo in luce
d'anime innamorate sempre eguale
in ogni tempo in ogni dimensione
anche se il mare o il monte ci divide

è sempre il raggio a luminar l'amore
sole che nasce in questa terra grave
se l'uomo è stato cosa ad altre luci
occhi di sguardo che decide inganno

per simile suo simile in materia
dissimile in pensiero ahìmè per cosa
il nulla di memorie e d'emozioni
verdi speranze ancora tramortite

erbe infestanti malerbe a diserbare
e l'anima ridotta arida landa
quest'è l'uomo che vien ridotto a cosa
l'uomo vissuto cosa ad occhi d'uomo


Copyright © foto mia Lorenzo  poesia 11.4.11

riproposta per non dimenticare.

lunedì 25 gennaio 2016

Cent'anni / in terza rima



Oggi vigilia a nascita d'angoscia
un mese dopo dell'attesa in grotta
figlia sorella madre nella scia

tempo compiuto e arcano di condotta
occhi lucenti mano sull'infante
piccolo allora nei tuoi lumi in rotta

pur se guardavo avanti viandante
sentivo quella notte i passi al duolo
ora in attesa d'un segno pesante

vivo di notte nel tuo sguardo sole
cerco la luce e sempre mi consola
i tuoi cent'anni come tornasole

ho guadagnato con un nodo in gola
il piglio che s'apprende come scuola


Copyright © Lorenzo 25.1.16

domenica 24 gennaio 2016

Cent'anni



Oggi vigilia a nascita d'angoscia
un mese dopo dell'attesa in grotta
figlia sorella madre del tuo tempo
compiuto e arcano nei tuoi anni belli

occhi lucenti mano sull'infante
piccolo allora sguardo nei tuoi lumi
pur se guardavo avanti nel cammino
sentivo quella notte i passi al duolo

ora in attesa d'un occulto segno
m'infrango nella notte nel tuo sguardo
cerco la luce e sempre mi consola

i tuoi cent'anni sono la mia guida
ho guadagnato e attendo di scoprire
il piglio che trafigge madre mia


Copyright © Lorenzo 24.1.16

lunedì 4 gennaio 2016

Fermati / in terza rima


Fermati un poco e più non avanzare
amico mio ancora nei tuoi passi
un'ombra mi sovrasta per migrare

mi strappa e mi trascina sopra i sassi
ti chiamo alato segno del destino
vecchio compagno dei giorni di prassi

tra i campi nero verdi del mattino
qualcuno sta arrivando alle mie spalle
per prendermi per mano mentre chino

i miei ricordi di speranze belle
quel treno risalito pei miei sogni
più non potrà condurmi nella valle

che gioventù stringeva nei bisogni
di affetti cari in erta dei miei giorni


Copyright © Lorenzo 4.1.16

domenica 3 gennaio 2016

Fermati


Fermati un poco e più non avanzare
amico mio ancora nei tuoi passi
un'ombra mi sovrasta nel mattino
mi strappa e mi trascina oltre la vita

ti chiamo alato segno del destino
vecchio compagno dei giorni passati
tra i campi polverosi nero verdi
qualcuno sta arrivando alle mie spalle

per prendermi per mano e poi sottrarmi
ai miei ricordi ed alle mie speranze
quel treno risalito pei miei sogni

più non potrà condurmi presso voi
nella terra che gioventù stringeva
gli affetti cari in erta d'una lama


Copyright © Lorenzo 3.1.16