giovedì 13 gennaio 2022

L'innominato

in Suffragio dei Defunti



Di costui non possiam dare né il nome, né il cognome, né un titolo, e nemmeno una congettura sopra nulla di tutto ciò: cosa tanto più strana, che del personaggio troviamo memoria; […] ma per tutto un grande studio a scansarne il nome, quasi avesse dovuto bruciar la penna, la mano dello scrittore.[…] “il caso d’un tale che, [...] aveva stabilita la sua dimora in una campagna, situata sul confine; e lì, assicurandosi a forza di delitti, teneva per niente i giudizi, i giudici, ogni magistratura, la sovranità; menava una vita affatto indipendente; ricettatore di forusciti, foruscito un tempo anche lui; poi tornato, come se niente fosse…” […] prenderemo qualche altro passo, che ci venga in taglio per confermare e per dilucidare il racconto del nostro anonimo; col quale tiriamo avanti.


Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo 19 



Anonimo, non posso nominarlo,

venuto dall'oriente misterioso

supereroe di lacrime amare


viaggia in superpass degli aeroplani,

beffardo ascosto sotto pelle d'uomo

percorso gratis senza passaporto,


nè vigilanza possa contrastarlo

anche se l'ospite del tutto ignaro

passa esentasse prima di salire.


Quindi s'accomoda sulla poltrona

non ha preferenze il maligno astuto,

un pallina infida e crudele,


una lumaca dalle mille antenne

feroce e silenzioso in mutazioni,

cambia la pelle d'un camaleonte


l'innominato, subdolo maldetto.

E' sua dimora casa della gente,

nella campagna, in aria che respira,


indipendente, sguazza nei delitti

regno di fuorusciti in mille volti,

un fuoruscito anch'esso dai confini.


Tiriamo avanti, è sempre carnevale

nei dì che trascorriamo nell'attuale.


Lorenzo 13.1.22

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