venerdì 26 gennaio 2007

Un bacio al volo a tutti con  l'augurio di un felice fine settimana.
Smackkkkkkkkkkkkkk

sabato 20 gennaio 2007


La tua bocca e' un dolce richiamo
che mi attrae dolcemente
Vorrei baciarti
fino a rubarti l’eternità
Il tuo corpo libera
in me segrete brame
Vorrei stringerti
sì che il tuo ardore
diventi col mio unica fiamma
Rendimi prigioniera
d’una parola
d’un gesto
d’un bacio
Saprò varcare
la scoglio del tuo spirito
per farti ripetere
il mio nome
all'infinito

martedì 16 gennaio 2007

Era .... uomo


L’uomo e la sua anima nacquero nudi. Arcaico nel suo aspetto dimostrò ben presto capacità organizzative e lampi di genio grazie all’intelligenza di cui era dotato e che cresceva col trascorrere degli anni. Procedeva carponi, ma in seguito si eresse. Per appagare la fame e proteggersi dal freddo decise di uccidere, per un lungo periodo, solo animali.


Prese una pietra, la scheggiò, e ne fece un’arma. Colpì le sue prede senza malvagità, unicamente per cibarsi e vestire la loro pelle. A quel tempo, il coprirsi nasceva dalla necessità di ripararsi dal gelo, molto più tardi, invece, dopo aver appreso, a sue spese, la netta distinzione tra il male ed il bene, ammise di aver usato le mani, il corpo e la mente in azioni riprovevoli e fu così che nacque in lui il senso del pudore.


Numerose esperienze lo indussero ad abbandonare la pietra per iniziare a lavorare ed usare i minerali, (non l’avesse mai fatto!?) il cervello stava dirigendo al meglio le sue attitudini. Imparò ad accendere il fuoco, che usò anche per proteggere la sua famiglia dall’attacco delle belve. Costruì capanne, che nel futuro divennero case, palazzi, grattacieli. Seppe modellare utensili, creare macchine ed armi sempre più complesse  e letali, coltelli dalle lame affilate, pistole, fucili, cannoni, esplosivi sofisticati ed armi chimiche. Ammirò il volo degli uccelli tanto da desiderare di imitarli. Ali abbozzate….piume raccolte qua e là sostituite poi con l’acciaio. Il volo fu davvero pindarico!!! Attraverso pochi milioni di anni la fase evolutiva, che l’avevo distinto, definì per sempre il suo destino, come dimostrato dal cambiamento delle specie e della natura in ogni sua espressione. Evoluzione significa, nella maggioranza dei casi, involuzione? Mah!!??


Il raggiungimento del benessere lo annoiò e lo spinse contro la sua stessa natura, divenne avido di potere, di piaceri scellerati, corrotto, corruttibile, dissoluto. Perse tutto quanto aveva imparato, il rispetto per la vita e per se stesso non ebbe più alcun valore tanto è che tra le sue prede incluse se stesso. I grattacieli furono trafitti dagli stessi uccelli d’acciaio che aveva creato quale oggetto del suo piacere. Uccise i propri figli e si cibò della loro carne, gli rubò l’ingenuità, il sorriso, la purezza, i sogni, la magia di favole antiche. Una sete smisurata di sangue l’aveva conquistato, nonostante le sorgenti fossero ancora prodighe d’acqua…


Molti riferirono che il suo comportamento fu causato da una distorsione della mente, una follia inquietante, sconfinante, incomprensibile, straripante. Altri affermarono che l’alienazione mentale fu un’ennesima invenzione di coloro che, per svariati motivi, tra cui il lucro, li difese dal giudizio di quei pochi saggi, ormai in via d’estinzione.


L’umanità subì, inesorabilmente, una frattura: la difficoltà, da parte di alcuni, di trovare le ragioni per custodire, ancora e nonostante tutto, la pietà per coloro che premeditatamente avevano deciso di scagliarla per sempre nell’abisso delle loro coscienze e la volontà irrefrenabile di altri nel distruggere un mondo costruito con tanta abnegazione e amore. L’indifferenza risultò la migliore presa di posizione!


Il caos impedì la distinzione di chi furono realmente le belve.


L’epilogo non tardò il suo arrivo, mentre le urla di dolore sovrastarono il cielo che, divenuto nero, oscurò anche la fragile giustizia umana.

venerdì 12 gennaio 2007

Sei tu


Scivola lenta e vellutata la tua voce
sulla mia pelle
mi spalma l'anima
in un silenzio breve
s'accende la passione
in fondo ai tuoi occhi
specchio dei miei pensieri
frammenti di stelle
attraversano il palpito d'amore
e sei tu la vita!

sabato 6 gennaio 2007


In questo momento di grande gioia e commozione, nonché di stupore, è difficile, per me, esprimere adeguatamente la gratitudine alla nostra Musa ispiratrice Odilia Liuzzi, che col suo impegno nella realizzazione del sito “Un battito d’ali”, ci ha donato la possibilità di esprimerci, ed a tutti i componenti della giuria che hanno ritenuto di scegliere la mia poesia, quale vincitrice del concorso, condividendone il significato.
Grazie anche per le stupende critiche. E’ bello piangere di gioia…ed aver sfiorato l’anima di coloro che partecipano , così profondamente, alla mia vita interiore.
Non riesco ad aggiungere altro.
Complimenti a tutti gli scrittori per le stupende opere pubblicate.
Con affetto e stima
Mina Shayra Smaldone


(collettiva classe seconda)

C'era una volta una vecchina
ina
strangulina
e tarambussi filusina
Una mattina andò al mercato
ato
strangulato
e tarambussi filusato
Per un pacchetto di semolino
ino
strangulino
e tarambussi filusino
ma c'era un buco in quel pacchetto
etto
stranguletto
e tarambussi filusetto
Il semolino è tutto sparito
ito
strangulito
e tarambussi filusito.
La vecchina dal dispiacere
ere
strangulere
e tarambussi filusere
Si mise a letto e tre giorni dormì
ì
strangulì
e tarambussi filusì....



C'era una volta una vecchina


Auguri a tutte le bellissime befane che sono nel mio cuore...


Un bacio e un abbraccio a tutti, tuttissimi.. e...


VIVA VIVA LA BEFANA;-)

mercoledì 3 gennaio 2007

Fratello mio

Fiera incedeva
nel viale alberato
serena viveva
il materno suo stato
Un attimo solo
uno stridio sul selciato
sgretolò il suo volo
al parto sperato
Accorse un passante
corrugando la fronte
si fuse il dolore
alla pioggia incessante
al sangue versato
sul grondare delle sponde
Camici bianchi
strapparono alla morte
vagiti stanchi
frantumi di sorte
Bimbo per sempre
ti rese il destino
sguarnì la tua mente
posò il suo fine
Ignaro del male
di tante parole
dispensi carezze
e latenti tristezze
Fratello d’amore
viso ridente
voce d’un cuore
che resta silente
Approdan ogni giorno nelle mie vene
l’eterne e conscie tue pene
esser straniero costantemente
d'un cosmo lontano, indifferente.
( al mio fratellone con immenso amore ed a tutti coloro che son bimbi per sempre )

martedì 2 gennaio 2007

La mia terra

Di gradinate scoscese
all'abbraccio del mare
di limoni e d'arance
dal sapore di sole
di antichi mercanti
approdati alla riva
si nutre la terra mia
Su colline dormienti
di seni salati
si posano antiche
greche e normanne
le mura di cinta
testimoni di storia
di guerre e razzie
di demoni sconfitti
da cavalieri audaci.
Navi schierate
nell'azzurro riflesso
sfidano ancora le sorti
di canti e di uccelli
compagne fedeli
di pescatori consueti.

Schiavo


…Solo una volta…
E’ solo un pretesto
menti a te stesso
in quel gioco d’azzardo
quando leghi le vene
ad un sogno di aria
paradiso di latta
diventa la vita
sciupata per strada
insieme all’amico
Breve è il tuo passo
verso l’abisso
un giorno ti svegli
dal sogno mendace
sai che sei schiavo
di polvere bianca
che semina morte
a chiunque s’affianca
Lontano ti appare
la vera euforia
un calcio al pallone
uno scherzo innocente
Rinneghi tua madre
rinneghi il tuo Dio
maledici il creato
ed il libero arbitrio
non vedi la luce
che tende la mano
ai tuoi giorni funesti
Vuol darti la pace
vuol farti capire
che il mondo reale
è pieno d’amore
Solleva il dolore
ripensa a tua madre
ripensa al tuo Dio
benedici il creato
che in dono t’ha dato
il libero arbitrio
( sia quest'anno vissuto rispettando ed amando...la vita.Auguri!)