domenica 26 novembre 2023

Giornata del trappeto !!

 Frantoio d'una volta 


“Il padrone di casa mi aveva avvertito 


che sarei stato spesso disturbato 


dal rumore del trappeto, 


il frantoio che era sotto alle mie stanze; 


ci si entrava dall’orto, 


per una porticina di fianco agli scalini 


che portavano in casa. 


Avrebbe lavorato anche di notte, 


il trappeto mi aveva detto. 


Quando girava la vecchia mola di pietra, 


trascinata in tondo da un asino bendato,


la casa tremava, e un rombo continuo 


saliva dal pavimento"


Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, pag. 185, 

Einaudi  Editore, Torino, 2014.


E s'apre il cuore quando leggo il nome

dell'antico trappeto sulla via

della marina nostra amica mia,


ambienti da rettangoli formati

le volte a botte ed asini a girare

le mole delle vasche con le bende


un tetto a chiancarelle a copertura

lamine in pietra dura sembra selce

interno di museo d'altri tempi


macine, torni e tini, un focolare,

il regno dell'attiva vivandiera

che preparava il pasto agli operai


si davano a scambiarsi la fatica

tre volte in ventiquattro di giornata

o forse due in tempo sindacato.


Ricordo vivandiera del trappeto

a fianco di stazione del ridotto

lo scartamento della ciclatera,


erano i tempi primi al secondario

e la gran madre era vivandiera,

legumi cucinati al focolare


fagioli o ceci ed acqua al primo sale

unico piatto e ricca colazione

con olio fuoriuscito dalla pressa,


e pane la schanata, tre fettine

del forno di Lucrezia fatto a mano

zuppa di pane intriso di quell'acqua


profumi di quell'olio appena fatto

e sento ancora odori di quel luogo.

Ma è tempo di tornare alla marina


a proprietà di nobile casato

d'alte mura protetto e custodito

d'intrecci di famiglie e di progenie


economia d'un tempo trapassato

ed era pieno il luogo di strutture

fondante conduzione e di risorse. 


Tutto è cambiato ormai non più le presse

e l'olio con lattine a noi concesse


Lorenzo 26.11.23


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