martedì 15 luglio 2014

Piccolo e dolce fiore mio

© Fotografia Monica Corda

Un anno fa
esattamente ora
al mondo apristi gli occhi
piccolo e dolce fiore mio
Dalla vita e dall’Amore
dono inestimabile
mi fu concesso
e fosti subito
palpito al cuore
essenza e ragione
forza ed energia
dell’anima mia
Luminosa ti sia la strada
lungo la verde pianura
plana
fiere e pure siano le tue ali
Intanto al cielo canto
l’infinita gioia
e sussurri d'inventate
ninne nanne
perdendomi nel mare
degli occhi tuoi amanti

Auguri al mio nipotino Samuel

© Gelsomina Shayra Smaldone

giovedì 3 luglio 2014

Si o' cielò me avessè ritt

Fotografia © Paolo Scarano

 

Si o' cielò me avessè ritt
ca me truvava ‘na spina dint’o all’anema
accussì grossa
nun l’avess mai crerut
E mo’ sto cà annanz a ‘stu purtone chiuso
pe’ bussa’ a  ‘u  core tuoje ‘nserrat
Nun me ricord chiu’ da quanno aspetto
ca tu
ammore mio
me dice ‘na bucìa
aprenneme ‘sti port
Chiove e fa fridd
e mentr 'a gente passa guardannm curiosa
Ijo nun me move e tengo ’o punt
ferm comme chi aspett ‘o  sole
doppo ‘na iurnata nera

***
(La traduzione letterale non sempre rende il giusto suono alle parole pronunciate in vernacolo, io ci ho provato...)


Se il cielo mi avesse raccontato
che mi sarei ritrovata una spina nell'anima
così pungente
non gli avrei mai creduto.
E ora sto qui, davanti a questo portone chiuso
a bussare contro il cuore tuo serrato
Non ricordo più da quando aspetto
che tu
amore mio
mi racconti una bugia
aprendo queste porte
Piove e fa freddo
e mentre la gente passa guardandomi incuriosita
io non mi sposto, resto inchiodata,
ferma, come chi aspetta il sole
dopo una giornata nera.

 

© Gelsomina Shayra Smaldone
 

 

 

 

Passione mia

Fotografia © Beppe Ranieri

 

L’infuocato vento della passione mi ha reso come sono, forte nelle mie debolezze, impavida verso le mie paure e impulsiva quando l’ingiustizia mi cade addosso come una valanga.
Scrissi un tempo “ Sono vento e nostalgia, sono tuono e armonia, non puoi seguirmi se non sei onda”.

Sosto ad ammirare l’orizzonte, il mistero di quella linea che mi separa da chi stringo nel tumulto del cuore.
Attendo per ore il miracolo di una risacca che mi riporti una voce, una presenza.

La passione è vita, amore, è forza che si rigenera, scavando fra le piaghe del cuore, serrando i pugni e ingoiando sale, nella fragilità del mio essere umano. In un devoto e dignitoso silenzio la gola trattiene ogni suono, solo un segreto urlo mi esplode dentro:

non mi arrendo finché vivo!

© Gelsomina Shayra Smaldone

Love's power (Il potere dell’amore)

Fotografia © Rita Camicia

 

Forza prorompente e inarrestabile l’Amore
Avanza incessante
e impavido varca gli appennini del cuore
fino a raggiungere la cresta più alta
Sfiora il cielo con le dita
rendendoti libero e vivo
Come aquila reale plana dalla cima dell’anima
fino a lambire la verde pianura e poi
giù fino all’onda leggera e impetuosa
lungo il glorioso abbraccio fra riva e orizzonte
nell’oro e nel fuoco della vita
ti sentirai re dell’universo

Buona vita a voi figli miei!

 

© Gelsomina Shayra Smaldone

Scrivo perché ho bisogno di parlarti

Fotografia © Adolfo Valente

Non mi è concesso altra possibilità o modo di parlarti se non questa di scriverti, anche se probabilmente non leggerai…

Sono anni ormai che hai recluso il tuo cuore in una fortezza innalzata da un muro irto e invalicabile di silenzio e rifiuto. Credi di aver recintato la tua anima in un luogo sicuro, protetto e inaccessibile da ciò che ritieni, ingiustamente, nocivo, senza riflettere che le mura spesse, di cui ti sei circondato, non rappresentano un bellissimo castello ma solo una grigia prigionia. Quante grate ti annebbiano la vista del sole! E quante volte, immagino, ti sei aggrappato a esse pur di non varcare la soglia della tua negazione, pur di sostenere il tuo credo, così testardo, sordo, muto e cieco!

E’ appena il caso di ricordarti che la vita non è facile, si sa, non lo è per nessuno, ed è più breve di quanto immaginiamo; ci trae in inganno, illudendoci di avere tempo, di poter rimandare a domani ciò che dovremmo compiere oggi. Il presente, purtroppo, si trasforma in passato molto velocemente, poi non  resta altro tra le mani che lo sgomento e il rimpianto! Trovo alquanto inutile, quindi, soffermarmi su una lezione che l’esperienza e la maturità avrebbero dovuto già insegnare…

Ti esorto a vivere, a spezzare le insostenibili catene della tua buia cella. Incedi finalmente verso il cielo, guardalo e oltre le nubi scorgerai l’azzurro. Abbandona il tuo orgoglio, sii umile e comprensivo, dimentica ciò che non potrai mai cambiare. Comincia a credere nelle persone, soprattutto in quelle che ti amano, nonostante la nebbia degli anni ha offuscato la loro immagine. Sarai libero e sereno, troverai la pace che tanto cerchi.

Ti regalerai l’Amore e ne riceverai, dolce stupore, balsamo guaritore, oblio eterno di antiche ferite.

Anch’io, sai, porto nel cuore solchi profondi, sanguinano di notte più del giorno, eppur attendo il passo e il palpito a me caro più della vita e di quel che ne resta.

Sono un’ombra sottile fra la pioggia fine e incessante che non s’arresta dinanzi al lampo, sosta talvolta a volgersi per scorgere il miracolo. Puoi vedermi, se vuoi, e raggiungermi prima che m’allontani nel bosco dell’umano nulla.

Sii felice tesoro mio, scegli l’alba ancor prima del tramonto.

Con infinito amore

© Gelsomina Shayra Smaldone