sabato 31 gennaio 2015

Cammino / in terza rima



©  Lorenzo


Germoglio in terza parte d'una fonte
in mezzo ad altri germini di via
il mio cammino appena un orizzonte

fra le carezze della mamma mia
abito bianco in prima comunione
appena in tempo a vivere allegria

della nutrice posta sul loggione
poi d'improvviso un fulmine recise
la mia colonna bianca in oblazione

come colomba verso i cieli in guise
d'angelo albino e veli di tristezza
calavano sul volto per divise

ed anche adesso al colmo di saggezza
lo sguardo volto verso terra grezza



Copyright ©  Lorenzo 31.1.15

venerdì 30 gennaio 2015

Cammino

©  Lorenzo

Nato da fonte nella terza parte
in mezzo ad altri germini di vita
il mio cammino meno di due lustri
fra le carezze della mamma cara

abito bianco in prima comunione
appena in tempo per godere vista
della nutrice assisa sulla sedia
poi d'improvviso un fulmine recise

la mia colonna bianca allora andata
come colomba verso i cieli azzurri
d'allora in poi un velo di tristezza

calava sul mio volto in ogni istante
ed anche adesso coi capelli bianchi
lo sguardo volto verso terra grigia



Copyright ©  riproposta Lorenzo 18.8.12

giovedì 29 gennaio 2015

Io / in terza rima

©  Lorenzo

Chi sono io il padre di fatina
un consorte legato nell'insieme
scorgo le onde e spume di marina

davanti al pino verde ch'assai freme
al vento di maestrale cielo e mare
e dietro il ferro grigio che non teme

di frecce bianche corse per viaggiare
fanno sognare i prati di montagna
verdi in stagione bianchi all'invernare

tornando in mare azzurro che mi bagna
sento il silenzio e il canto dei fringuelli
ed il profumo della mia campagna

un orizzonte spiega gli acquerelli
pitture che si mischiano ai vinelli


Copyright ©  Lorenzo 29.1.15

mercoledì 28 gennaio 2015

Memoria / in terza rima

© Lorenzo

S'aprirono i cancelli in questo giorno
orrore apparve in lugubre cammino
baracche assenti di speranza intorno

sciolta nel fumo nero d'un camino
son anime che invocano indulgenza
dissolte nel fuoco d'aguzzino

volano adesso scevre d'incombenza
angoscia più non stringe il loro petto
intolleranza più non ha presenza

più non impure o spiriti in difetto
portati in alto d'improvvisi venti
adesso siamo nel ricordo stretto

chiediamo a Voi pietà per tristi eventi
per la nostra infangata noncuranza
rimossa la sapienza indifferenti

simili noi a pietre in dissonanza


Copyright © Lorenzo 28.1.15

martedì 27 gennaio 2015

Memoria

© Lorenzo

S'aprirono i cancelli in questo giorno
orrore apparve agli occhi della terra
baracche pregne di speranza vana
sciolta nel fumo d'una ciminiera

son anime che invocano indulgenza
dissolte nel fuoco dell'atrocità
volano adesso libere nel vento
angoscia più non stringe il loro petto

intolleranza più non le attanaglia
più non impure or'anime fulgenti
portate in alto d'improvvisi venti
e noi che siamo qui a ricordare

chiediamo a Voi pietà e quel perdono
per la nostra infangata indifferenza
rimossa la sapienza e la parvenza
simili noi a pietre sepolcrali

Copyright © da una poesia di Lorenzo in versi liberi

del 27.1.07 rielaborata qui e ora in versi endecasillabi

il 27.1.15

lunedì 26 gennaio 2015

Io

©  Lorenzo

Chi sono io un padre di famiglia
un coniuge legato nell'insieme
scorgo le onde e spume di marina
davanti al pino verde che s'ondeggia

al vento di maestrale cielo e mare
e dietro il ferro grigio parallelo
le frecce bianche tirano le corse
fanno sognare i prati di montagna

verdi d'estate bianchi nell'inverno
tornando nel reale mare azzurro
sento il silenzio e il canto degli uccelli

abbraccio i sogni della mia famiglia
un orizzonte spiega la speranza
dei passi che s'alternano nel tempo


Copyright ©  Lorenzo 17.8.12

domenica 25 gennaio 2015

Uomo / in terza rima

© Lorenzo

Le braccia aperte nello spazio chiuso
nella miseria d'essere mortale
proteso verso l'universo incluso

questo il mistero dell'uomo attuale
il suo pensiero eccelso al tempo stesso
stretto in tenaglia gravitazionale

verso i confini in limite concesso
tanto interessa i lati d'una stanza
ed elevarsi in alto nel processo

in comunione nella fratellanza
e chiedere in coscienza propria essenza
prostrarsi in terra verso consonanza

avendo mani e piedi in decrescenza
spirito d'uragano in turbolenza


Copyright © Lorenzo 25.1.15

sabato 24 gennaio 2015

Uomo

© Lorenzo


Le braccia aperte in uno spazio chiuso
nella miseria d'essere mortale
proteso verso l'universo esteso
questo il mistero d'uomo che s'appella

al suo pensiero eccelso al tempo stesso
stretto in tenaglia in forza d'attrazione
verso i confini e limiti terreni
tanto interessa in lati d'una stanza

e l'elevarsi in alto oltre quei muri
per traslocare in precategoriale
e chiedere in coscienza il proprio stato

prostrarsi in terra verso il sommo bene
avendo mani e piedi volti al basso
spirito che uragano non travolge


[endecasillabi in versi sciolti]

Copyright © riproposta Lorenzo 26.4.09

venerdì 23 gennaio 2015

La Mente e il Cuore / in terza rima

© Lorenzo


 C'era una volta e c'è ancora
un luogo dove mettere i miei Sogni, 
i miei pensieri ed i miei affanni,
il respiro del tempo conservato
nella memoria d'anima e del cuore,
le mie filosofie e le mie poesie,
postate qui e ora in un momento, 
serbate in uno scrigno tutto d'oro,
un luogo non segreto e assai discreto,
con una veste azzurra d'Infinito
e rossa quando arrivano le Feste.


La Mente e il Cuore / in terza rima



Ci ritroviamo in posto che mi piace

siamo riuniti da comune fuoco
in Mente e Cuore un angolo vivace

passo a memoria il fine in questo loco

di singole persone in chiari intenti
insieme siamo adesso nel trasloco

Vi guardo e Vi comprendo assai scontenti

terra d'amici e spero nel domani
siamo purtroppo in tristi cambiamenti

eppure siam vicini e assai lontani

molto distanti a volte per gli affanni
che avvolgono dimore e i nostri brani

ci siamo ritrovati in questi anni

per stringerci le mani in nostri panni


Copyright © Lorenzo 23.1.15

giovedì 22 gennaio 2015

La Mente e il Cuore

© Lorenzo 

C'era una volta e c'è ancora
un luogo dove mettere i miei Sogni, 
i miei pensieri ed i miei affanni,
il respiro del tempo conservato
nella memoria d'anima e del cuore,
le mie filosofie e le mie poesie,
postate qui e ora in un momento, 
serbate in uno scrigno tutto d'oro,
un luogo non segreto e assai discreto,
con una veste azzurra d'Infinito
e rossa quando arrivano le Feste.


La Mente e il Cuore


Adesso noti un tempo sconosciuti
siamo riuniti da comune fuoco
di Mente e Cuore un angolo di sogno
passo a memoria il fine e l'intenzione

di singole persone in chiari intenti
insieme siamo il senso di speranza
Vi guardo e Vi comprendo nell'insieme
in terra amica si vive unicità

siamo un esempio d'italica unità
eppure siam lontani e assai vicini
a volte siam distanti per gli affanni

che avvolgono dimore nelle spire
ci ritroviamo sempre e sempre uniti
per stringerci le mani in Comunione


Copyright © Lorenzo 5.10.11

mercoledì 21 gennaio 2015

Veli / in terza rima

© Lorenzo

Sogni

Se un sogno è il tuo sogno, 
quello per cui sei venuto al mondo, 
puoi passare la vita a nasconderlo 
dietro una nuvola di scetticismo, 
ma non riuscirai mai a liberartene. 
Continuerà a mandarti dei segnali disperati, 
come la noia e l'assenza di entusiasmo, 
confidando nella tua ribellione.

Massimo Gramellini


Veli / in terza rima


Io scopro gli occhi tuoi ogni momento
nel tempo nello spazio d'anni mille
sulla tua prece in radica il tormento

hai per corona i tuoi capelli a spille
in treccia scura colta nel tuppetto
splendenti ed immortali le pupille

mentre coperti i veli sul tuo petto
tristezza avvolge il volto tuo sereno
e forse pensi al tempo tuo anzidetto

quando la vita piena nientemeno
donava le carezze del tuo sposo
ora tu sei felice e sei almeno

unita e ricomposta al tuo gioioso
egli è contento d'esserti prezioso

/ ed io continuo il sogno di quell'ora
quando seduta su quel telo teso
stringesti al sole il vestitino allora

e il volto infante d'un fanciullo preso
ai sogni che dovevano accadere
quanta precarietà in quell'inteso

con i sorrisi posti in un braciere
per disperata azione in divenire
tu certo percepivi le preghiere

che a breve si dovevano scolpire
mentr'io chissà pensavo e non capivo
la triste dimensione del soffrire

che morte giunta già negava il privo
segnato per la vita ch'ancor vivo /



Copyright © Lorenzo 21.1.15

doppio sonetto in terza rima

martedì 20 gennaio 2015

Veli

©  Lorenzo

 Sogni

Se un sogno è il tuo sogno, 
quello per cui sei venuto al mondo, 
puoi passare la vita a nasconderlo 
dietro una nuvola di scetticismo, 
ma non riuscirai mai a liberartene. 
Continuerà a mandarti dei segnali disperati, 
come la noia e l'assenza di entusiasmo, 
confidando nella tua ribellione.

Massimo Gramellini 


Io scopro gli occhi tuoi ogni momento
nel tempo nello spazio in ogni dove
sulla tua prece in radica  di noce
hai per corona i tuoi capelli neri

in treccia scura colta nel tuppetto
le tue pupille splendono immortali
mentre sollevo i veli io t'ammiro
tristezza avvolge il volto tuo sereno

forse tu pensi al tempo tuo rubato
quando la vita piena ti doveva
donare le carezze del tuo sposo

ora tu sei felice sei riunita
s'è ricomposto accanto al tuo sacrario
egli è contento d'esserti vicino

/ ed io continuo il sogno di quell'ora
quando seduta su quel telo teso
stringesti al sole il vestitino bianco
e il volto infante d'un fanciullo intento

ai sogni che dovevano accadere
quanta precarietà in quei due volti
senza sorrisi ahimè eppur composti
in disperata azione in divenire

tu certo disegnavi un mondo nuovo
che presto ti doveva capitare
mentr'io chissà pensavo e non capivo

la triste dimensione del progetto
che morte aggiunta mi doveva appunto
segnare per la vita che m'è innanzi /


Copyright © poesia riproposta Lorenzo 4.9.10


il sonetto tra i segni /.../
è stato composto qui e ora 20.1.15

lunedì 19 gennaio 2015

Annali / in terza rima

© Lorenzo


Cambiano solo i nomi dei verbali
d'annali succedutisi nel tempo
nulla è cambiato quando lessi attuali

nel semicerchio solo nel contempo
mutano i segni e i volti di chi siede
su quelle sedie in pelle d'intertempo

a spicchi da formare in buonafede
ed anno nuovo giunge al suo principio
lasciandosi alle spalle le sue schede

di fuochi piroette ed altro indizio
ferite da guarire in tutti i sensi
nel corpo nello spirito in prestigio

se non ancora appare se già pensi
muro di pietre in cui posare incensi



Copyright © Lorenzo 19.1.15

domenica 18 gennaio 2015

Nebbia / in terza rima

© Lorenzo

Veleggio come un'ombra


Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.

Alda Merini


Nebbia / in terza rima


Hai preso sottobraccio il mio dolore
volevo solamente udire il senso
del tuo conforto con il tuo amore

ma hai soltanto dato un soffio intenso
con le parole ch'hanno aperto il cuore
ad una striscia vuota di consenso

adesso non mi chiedere l'ardore
non trovi quella pace che scontata
tu davi come un'ombra al tuo bagliore

ti basti la presenza accomodata
quella che sai al termine d'un giorno
che d'ore alterne noi s'offre all'amata

a chi non si solleva nel soggiorno
e chiede l'ististenza d'un ritorno


Copyright © Lorenzo 18.1.15

sabato 17 gennaio 2015

Nebbia

© Lorenzo

Veleggio come un'ombra


Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.

Alda Merini

Nebbia

Hai preso sottobraccio il mio dolore
volevo solamente udire il senso
del tuo conforto con il tuo silenzio
ma hai soltanto dato un soffio al vento

con le parole ch'hanno aperto il cuore
ad una striscia vuota d'empatia
adesso non ti chiedere domanda
non trovi quella pace che scontata

tu davi come un'ombra alla tua vita
ti basti la presenza di mezz'ora
quella che sai al termine d'un giorno

che ad ore altre noi offriamo a sera
a chi non si solleva dall'angoscia
e chiede ad ististenza di restare


Copyright © Lorenzo 17.1.15

venerdì 16 gennaio 2015

Fanciulla / in terza rima

© Lorenzo


Mi sono innamorata


Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella  
ho perso le mie sembianze. 


Alda Merini

(da "Vuoto d'amore")


Fanciulla / in terza rima

Quando l'amore bussa alla tua porta
non chiedere chi parla alla dimora
conosci già da tempo chi conforta

campanello d'amore che ristora
d'un lampo lo strumento frangi zolla
scavato ha già l'aridità fin d'ora

cambiando la parvenza che non crolla
più dolce e più pacata più austera
come s'addice a donna che controlla

il sogno di una vita che s'avvera
con il ritratto trasformato in vita
il vuoto s'è riempito a bomboniera

mentre silente ch'accarezza ambita
l'essenza di fanciulla esaudita



Copyright © Lorenzo 16.1.15

giovedì 15 gennaio 2015

Fanciulla

© Lorenzo


Mi sono innamorata


Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella  
ho perso le mie sembianze. 


Alda Merini

(da "Vuoto d'amore")


Fanciulla

Quando l'amore bussa alla tua porta
non chiedere chi parla alla dimora
conosci già da tempo chi ha suonato
al campanello d'amore nel cuore

da un lampo lo strumento frangi zolle
scavato ha già l'aridità del petto
cambiando la parvenza nell'aspetto
più dolce e più pacata più austera

come s'addice a donna che nasconde
il sogno di una vita nel suo seno
con il ritratto trasformato in vita

il vuoto s'è riempito dolcemente
mentre silente ch'accarezza in giorno
l'essenza di fanciulla innamorata



Copyright © Lorenzo 15.1.15

mercoledì 14 gennaio 2015

Annali

© Lorenzo

Cambiano solo i nomi degli annali
verbali succedutisi nel tempo
nulla è cambiato quando vidi luce
il semicerchio solo è sempre quello

mutano i segni e i volti di chi siede
su quelle sedie in pelle colorate
a spicchi da formare un bel ventaglio
ed anno nuovo giunge al suo principio

lasciandosi alle spalle gli artifici
di fuochi piroette ed altro ancora
ferite da guarire in tutti i sensi

nel corpo e nello spirito dell'uomo
se non ancora appare da lontano
muro di pietre in cui posare preci



Copyright © riproposta Lorenzo 10.1.12

martedì 13 gennaio 2015

Fuoco

© Lorenzo

La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario

Alda Merini, da "La volpe e il sipario"


Fuoco


E' fuoco che mi brucia dentro il cuore
di quell'amore che mi prende il petto
effetto alone folle di passione
a volte mi sorregge e mi consola

ed altre ancora spenta ispirazione
si posa tra i cuscini della mente
finquando in un momento si riprende
capace poi di scorrere sui segni

in un baleno solo tre secondi
bastano per cantare un sentimento
che scorre d'improvviso dalle stanze

un verso dietro l'altro fino a fine
reggendo in pentagramma sette note
danno la forma a ritmi in connessione


Copyright © riproposta Lorenzo  3.11.11

lunedì 12 gennaio 2015

Affanno

 © Lorenzo

Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"

Nel Suo Ricordo



Affanno


Dispongo i versi a strati poi soffiati
in questi giorni di raccoglimento
il mio affanno non solo è sgomento
con mano aperta scopro tutti i dati

allegra sorte nel dolore e morte
per quell'attesa che dissolve l'io
seduto sullo scranno è dura sorte
preghiera porgo a te Eterno Dio

pur nei sentieri d'anima in affanno
torno sui passi in giorni di digiuno
solvendo i miei pensieri in disinganno

e cingo le mie dita ed il mio cuore
in un afflato eredità d'ognuno
in queste ore ormai senza dolore


Copyright © Poesia Riproposta Lorenzo  2.4.11

domenica 11 gennaio 2015

Fuoco d'amore

 ©  Lorenzo


Quando l'amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono ardue e ripide.

(K. Gibran)



Fuoco d'amore

Seguo le orme che m'hanno indicato
in mente e cuore in angolo nascosto
quando stilammo insieme il calendario
che da gennaio scorre fino a giugno

parlo d'amore ch'avvolge il mio cuore
un alito di vento nei tuoi occhi
quando chiudesti la finestra aperta
ai soffi di grecale e di maestro

oppure al vento calmo della brezza
quello che di marina scalda il cuore
tenera notte che tiene abbracciati

due anime d'amanti sconosciuti
che da lontano soffiano sul fuoco
ancora vivo e caldo dell'amore



Copyright ©  Lorenzo 11.1.15

sabato 10 gennaio 2015

off-line / in terza rima


©  Lorenzo


Un velo chiude il mondo dov'è scritta
la silloge di versi digitata
al prossimo che legge nella dritta

seduto al caldo della stanza amata
e per entrare adesso basta un cenno
sui tasti bianchi della mia alleata

per quanto mi consente umile accenno
l'admin che schiara quella tenda opaca
ahimè quel mondo freddo entra in senno

sullo sguardo ch'offusca e mai si placa
in un deserto d'angosciosa attesa
c'è ancora il rosso fuoco calda alpaca

una finestra chiusa sempre accesa
nel ghiaccio d'un pianeta d'incompresa


Copyright ©  Lorenzo 8.1.15


Rielaborata in terza rima qui e ora

10 gennaio 2015

venerdì 9 gennaio 2015

Perline / ricordo di un portale / in terza rima

 ©  Lorenzo

Ultimo atto e cala già il sipario
sul palchetto d'un sogno cominciato
un dì lontano il segno in calendario

così ho deciso e fermo l'enunciato
introspezione è giunta in questo luogo
al terminale come già accennato

in alto hanno deciso di dar fuoco
ai sogni belli a numerosa gente
l'epifania se li porta al rogo

ancora un poco e poi tutto l'ambiente
l'abito smette in giorni della festa
prendo il traghetto osservo tristemente

mentre conservo la coscienza in resta
sfilando le perline dalla testa



Copyright ©  Lorenzo 31.12.11

Rielaborata in terza rima qui e ora

9 gennaio 2015

giovedì 8 gennaio 2015

off-line

   ©  Lorenzo


Un velo chiude il mondo dov'è scritta
la silloge di versi digitata
al prossimo che legge in scrivania
seduto al caldo della stanza amica

e per entrare adesso basta un cenno
sui tasti bianchi della mia tastiera
per quanto mi consente umile intesa
l'admin che schiara quella tenda opaca

ahimè nel mondo freddo che s'attesta
sullo sguardo ch'offusca la ragione
in un deserto d'angosciosa attesa

c'è ancora il rosso fuoco della festa
una finestra chiusa ai viaggiatori
nel ghiaccio d'un pianeta d'anni luce


Copyright ©  Lorenzo 8.1.15 

martedì 6 gennaio 2015

Perline / Ricordo di un Portale

alt
©  Lorenzo


Ultimo atto e cala già il sipario
sul palchetto d'un sogno cominciato
un dì lontano del duemilaquattro
così ho deciso e fermo la ragione

introspezione è giunta in questo luogo
al termine dei suoi intendimenti
in alto hanno deciso di spezzare
i sogni belli a numerosa gente

l'epifania se li porta via
ancora un poco e poi tutto trapassa
l'abito smesso in giorni della festa

prendo il traghetto osservo l'orizzonte
conservo intatta la coscienza interna
sfilando le perline da collana



Copyright ©  Lorenzo 31.12.11


Poesia scritta per la chiusura di Splinder

rielaborata qui e ora 6.1.15