martedì 20 gennaio 2015

Veli

©  Lorenzo

 Sogni

Se un sogno è il tuo sogno, 
quello per cui sei venuto al mondo, 
puoi passare la vita a nasconderlo 
dietro una nuvola di scetticismo, 
ma non riuscirai mai a liberartene. 
Continuerà a mandarti dei segnali disperati, 
come la noia e l'assenza di entusiasmo, 
confidando nella tua ribellione.

Massimo Gramellini 


Io scopro gli occhi tuoi ogni momento
nel tempo nello spazio in ogni dove
sulla tua prece in radica  di noce
hai per corona i tuoi capelli neri

in treccia scura colta nel tuppetto
le tue pupille splendono immortali
mentre sollevo i veli io t'ammiro
tristezza avvolge il volto tuo sereno

forse tu pensi al tempo tuo rubato
quando la vita piena ti doveva
donare le carezze del tuo sposo

ora tu sei felice sei riunita
s'è ricomposto accanto al tuo sacrario
egli è contento d'esserti vicino

/ ed io continuo il sogno di quell'ora
quando seduta su quel telo teso
stringesti al sole il vestitino bianco
e il volto infante d'un fanciullo intento

ai sogni che dovevano accadere
quanta precarietà in quei due volti
senza sorrisi ahimè eppur composti
in disperata azione in divenire

tu certo disegnavi un mondo nuovo
che presto ti doveva capitare
mentr'io chissà pensavo e non capivo

la triste dimensione del progetto
che morte aggiunta mi doveva appunto
segnare per la vita che m'è innanzi /


Copyright © poesia riproposta Lorenzo 4.9.10


il sonetto tra i segni /.../
è stato composto qui e ora 20.1.15

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