mercoledì 21 gennaio 2015

Veli / in terza rima

© Lorenzo

Sogni

Se un sogno è il tuo sogno, 
quello per cui sei venuto al mondo, 
puoi passare la vita a nasconderlo 
dietro una nuvola di scetticismo, 
ma non riuscirai mai a liberartene. 
Continuerà a mandarti dei segnali disperati, 
come la noia e l'assenza di entusiasmo, 
confidando nella tua ribellione.

Massimo Gramellini


Veli / in terza rima


Io scopro gli occhi tuoi ogni momento
nel tempo nello spazio d'anni mille
sulla tua prece in radica il tormento

hai per corona i tuoi capelli a spille
in treccia scura colta nel tuppetto
splendenti ed immortali le pupille

mentre coperti i veli sul tuo petto
tristezza avvolge il volto tuo sereno
e forse pensi al tempo tuo anzidetto

quando la vita piena nientemeno
donava le carezze del tuo sposo
ora tu sei felice e sei almeno

unita e ricomposta al tuo gioioso
egli è contento d'esserti prezioso

/ ed io continuo il sogno di quell'ora
quando seduta su quel telo teso
stringesti al sole il vestitino allora

e il volto infante d'un fanciullo preso
ai sogni che dovevano accadere
quanta precarietà in quell'inteso

con i sorrisi posti in un braciere
per disperata azione in divenire
tu certo percepivi le preghiere

che a breve si dovevano scolpire
mentr'io chissà pensavo e non capivo
la triste dimensione del soffrire

che morte giunta già negava il privo
segnato per la vita ch'ancor vivo /



Copyright © Lorenzo 21.1.15

doppio sonetto in terza rima

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