lunedì 4 marzo 2024

Un passo indietro

 

Un passo indietro


Tempo di Grazia

è l'anno bisestile

il ventiquattro


diviso quattro volte

quest'anno è bisestile


Lorenzo 4.3.24

martedì 30 gennaio 2024

I Contadini

I Contadini, F. Speranza, 1934 -1935


"Con voi uomini e donne ...
che con la vostra quotidiana fatica,
rendete feconda questa terra
traendone prodotti abbondanti
e universalmente apprezzati..."

San Giovanni Paolo II, 26 Febbraio 1984

E. Cazzolla, F. Speranza, Pittore del Novecento,

Grenzi Editore, Foggia, 2023, pag.131


E stanno a piedi nudi sulla terra
alle matine in fossa premurgiana
colline in fondo al limitar calanchi,

d'argilla e tufi in borghi di Lucania.
Un quadro di famiglia in un interno,
anzi tra zolle generose e arate, 

son madri e padri con i pargoletti,
in simbiosi d'amore e fratellanza,
un bove con l'aratro e una casetta

che segna il gran riposo di fatica,
pagliaro di rifugio ai lavoranti,
per compagnia c'è il fedele cane.

Un canto luminoso a celebrare
spirito di valore spirituale,
un cerchio di figure familiari.

Il Nostro, a manca, semina con mani,
piegato sulla terra , la nutrice,
cìò che sarà raccolto del domani.

Il giovinetto è il centro del contesto, 
l'autore di pittura di famiglia,
sembra un trionfo della geometria,

tra cielo, terra e monti di collina,
inno trionfale del lavoro agreste
che dona buoni frutti in ogni annata.

Fatiche di campagna in ogni mese,
Valenze d'onestà son sempre accese.


Lorenzo 30.1.24

lunedì 29 gennaio 2024

Mio zio

Il potatore


Zizì: Mio zio. 

 

Quanne jè tìmbe de zàppe e pìute, 

nè amìce nè nepìute, 

quànne jè tìmbe de venemà 

zizì da dòue zizì da ddà.

 

Quando è tempo di zappare e potare,

nè amici nè nipoti,

quando è tempo di vendemmiare

zio di qua zio di là.


Fonte N. Pice 

 

Ora è tempo di potare e zappare,

è l'ora del riposo ai nostri ulivi

prima della ripresa vegetale,

 

per cui lo zio invita i suoi nipoti,

nei campi per ausilio a disbrigare

le regole del tempo dell'inverno,

 

dopo che a dicembre han dato i frutti

per l'olio benedetto dell'annata.

Dall'orecchio non sentono ragione,

 

non è per noi mestiere da sbrigare,

comporta assai fatica con il freddo

che incombe alla mattina di gennaio,

 

come quel padre invita il suo Colino

l'erede a cui spetta il suo podere,

zappa Nicola mio, non indugiare,

 

rimuginando, il Nostro, tra i suoi denti,

variando il più volgare, nìcce tatà,

alzando il dito medio della mano,


oppur ruotando il pollice e l'indice,

come per dire non c'è nulla da fare, 

per l'incombenza della potatura,

 

lasciar chioma leggera che permetta, 

ad aria e sole di attraversarla.

Lavoro che comporta gran fatica,

 

è meglio la vendemmia nell'autunno

quando il caldo giusto ti consente,

d'essere allegri in dolce comitiva,

 

lì dove c'è lavoro a giovinette,

tengono compagnia all'imbrunire.

Ordunque, lo zio di qua, lo zio di là,

 

io voglio lavorare alle matine,

fin dalle prime ore mattutine.



Lorenzo 29.1.24


Rispetto alla precedente versione

del 29 gennaio 2023 è indicata la fonte 

del detto dialettale e il cambiamento 

del senso di alcuni versi,

più veritieri dei precedenti.

Il termine zappare ha un doppio significato:

Zappare nel senso autentico del termine,

oppure faticare in qualsiasi situazione, 

cioè in senso figurato, zappare, mietere, 

potare, lavorare e quant'altro.


Treccani: Zappare v. tr. [der. di zappa]. – 1. Lavorare la terra con la zappa: z. un campo, la vigna, l’orto, il giardino; usato assol., andare, mettersi a z.; ma va a z.!, come modo polemico di contestare a uno la sua incapacità per un lavoro impegnativo; prov. tosc.: chi vuole aver del mosto, zappi le viti d’agosto, un buon risultato esige una tempestiva preparazione; scherz., io sto coi frati e zappo l’orto, frase con cui si dichiara di rimettersi, stando in compagnia, alle decisioni degli altri. 2. Nel linguaggio milit., ormai ant., fare con la zappa lavori di fortificazione: z. le trincee; z. sotto a un baluardo, a un bastione, per abbatterlo. 3. fig. a. non com. Di cavalli, percuotere la terra con lo zoccolo, a guisa di zappa. b. Nel linguaggio sport., con uso assol., zappare, colpire con un calcio il terreno invece della palla. c. Con valore spreg., in usi e con sign. diversi: z. il pianoforte, l’organo, suonarli rumorosamente e male; z. i quattrini, averne in gran quantità; non com. z. nella rena, nell’acqua, affaticarsi inutilmente; assol., zappare, nel linguaggio marin., vogare male, riferito all’armamento di un’imbarcazione.

domenica 28 gennaio 2024

Potatura della vite

Graspa 

 Abbròile: Aprile. 


Ci se petàisce ad abbròile, 

se fèuce assèje acqua e picche mìrre: 

Se poti ad aprile, ricavi molta acqua 

e poco vino.


Fonte : N. Pice



Sa bene il contadino quando pota,

la vigna sua sita  alle matine

in fossa premurgiana conosciuta,


la potatura da novembre a marzo,

subito dopo caduta di foglie,

migliore il tempo da gennaio a marzo

 

prima del pianto cosiddetto in vite,

è un pianto di ritorno della pianta

dopo il riposo di vegetazione.


Il pianto rappresenta il suo risveglio

dal letargo in mesi dell'inverno,

quest'è il detto del saggio vignaiolo,


se in aprile fai la potatura

tu la vendemmia avrai con scarsa resa

con acqua in abbondanza e poco vino


e quando a San Martino avrai il novello,

scoprirai annacquato il tuo vinello.


Lorenzo 28.1.24

sabato 27 gennaio 2024

Per non dimenticare

Memoria



 L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità 

da cui non dovremo mai togliere 

il segnalibro della memoria. 

(Primo Levi)




Il mondo dei balocchi ormai sommerso
nella cartella un pinocchio rotto
guarda in avanti infante in borderline
e passo dopo passo i sogni persi

ma li mantiene qui per ricordare
in cassaforte posti dopo il guado
cosa l'aspetta adesso solo spine
ed una barca posta sulla riva

con sguardo volto colmo di terrore
in mondo immerso dentro la tragedia
dei campi coltivati dalla morte

ricordi tramandati per memoria
per non dimenticare lo sterminio
anime inermi e occhi nelle fosse
 

Copyright © Lorenzo 27.1.24

venerdì 26 gennaio 2024

La Vita vera

La Vita vera


"Appena aldilà di quella soglia"


Alberto Maggi, Fiducia, Edizioni Romena, 

sesta ristampa, Aprile 2023, pag 45


di quella soglia

un passo ed un momento

persone care 


momento bellissimo

in nuova dimensione


siamo qui con voi

qui nella stanza accanto

nulla è cambiato


col lume nella notte

la Luce accesa accanto


Lorenzo 26.1.24