sabato 31 gennaio 2009

Senza tregua lo smarrimento nel caos si ricompone

In guscio di speranza

s’avvolge l’anima


Lei se ne stava in quella camera buia.
Abbracciata al suo cuscino.

Al salir dell’alba
di donna in posa


Lui non parlava
Ma lei lo sentiva comunque.
Attraverso il suo silenzio
Non lo stava perdendo perché…
non l’aveva mai avuto

Abbraccia il tremor
del cuor


I suoi baci struggenti non erano mai stati solo per lei
Le parve di sentire il profumo delle altre…
La sua mente continuava a dirle incessantemente.
“ Ora anche tu solo Femmina.
Non Donna”
La Donna sembrava non esistere più.

Donna in fior che s’apre
al palpito di un bacio


La Femmina si era impossessata del suo corpo e del suo cervello
Uscirono dalla stanza.
Lui si piegò verso lei cercandole le labbra
La femmina avrebbe voluto stringerlo a sé
La Donna gli accarezzò le labbra sfiorandole con l’indice
E si allontanò.
Decisa.
Senza voltarsi indietro .
Per quanto disperatamente desiderasse perdersi in quell’ultimo bacio

S’increspa l’anima
all’ inseguir del tempo
amare ore


Versi e prosa di Ultimo0 e Ilavi

venerdì 23 gennaio 2009

Canto nuovo


Sarai per me
il respiro che s’invola
a valicare il grigio del tempo,
quel campo coltivato a nuovo grano
che attende il vento calmo di primavera.

Avrai per me
il nascere di un’alba
a ricostruire un cielo aperto,
un’aria per il volo libero del cuore
che pulsa sulle ali d’un amore rinnovato.

E mi donerai
il candore purificato
d’un vergineo sentimento,
quel soffio che si spande incerto
a cercare un ancoraggio tra le emozioni.

E sarà amore,
un librarsi inconscio
tra sazie labbra e turbamenti,
quell’amore che travolge gli argini
e inonda di passione ogni attimo di vita.

lunedì 19 gennaio 2009

Vive ... fin quando il Bene sarà il mio re

S
poglia la Terra
Su fiumi di sangue
Baluardo strappato
Da orride mani
Dilaniati dolori
In crocifissi bruciati
Su folli vaneggi
Massacrano carni
Di parto divino
Strazio crudele
Di bianche innocenze
In strade di ghiaccio

Passante distratto
Biasimi abbozzi
Dal sapore di nulla
Anneghi il tuo tempo
In gocce di noia
L’anima sudicia
Tenta la resa
Del mio grido
Inarrestabile
Inutile affanno
La sfida all’amore
Che regna nel cuore

Il cammino perseguito
Da menti indecenti
Nel nero colore
Di avvizzite coscienze
S’abissa

Elemosino amore
Per innocui respiri
Al petto ferito li cingo
Che oltre ogni infamia
D’umano vestito
Vive
E ancora
vive
Fin quando il Bene
Sarà il mio re

venerdì 16 gennaio 2009

Tento il ruminar dell’anima



In fotogrammi a rovescio
sono
puzzle che si scompone
cadono i pezzi
ad uno ad uno
lentamente
sul letto del mio fiume
ormai tormentato e stanco
lontano dalla foce
l’immagine sbiadisce
e mi raccolgo
in silenzio di me
tento il ruminar dell’anima
in sdegnosa irriverenza
rinnega invano
la rinascita
il tramutar del mio tempo
avverso

martedì 13 gennaio 2009

In densità rifrangente io vivrò ancora

presa in rete

Sbriciola la mia carne l’ora crudele
scandisce attimi d’immenso
trafitti dal gelo dei miei silenzi
in tagli profondi su piccoli palmi
annaspo la vita in ceneri al vento
s’allunga la notte su braccia dolenti
mi trova il mattino nuda di pianto
trafitta nell’angolo fra corde di spine
tuona improvviso il vigore dal cuore
solleva la riva dell’amaro dolore
colmo tremante l’antica impronta
che il viso stanco colora
 in densità rifrangente
io vivrò ancora

domenica 11 gennaio 2009

Al mutar del mio respiro ... un giorno

Più del tramonto
l’alba mi trema
in sudor d’anima
grondano gli occhi
tra ciglia di ricordi
su sponde lontane
di bianche scogliere
Dover s’eleva
in nebbia di carne
polvere ormai
d’amaro destino
Spezzo il mio sdegno
in grani di rimpianto
sopra una tela vuota
dipingo invano
il volto suo amato
l’incontrerò
in caldo raggio di sole
al mutar
del mio respiro
un giorno

lunedì 5 gennaio 2009

In abissale silenzio mi duole in petto la vita

Mi strappi dal cuore
tronchi d’arteria
in sudore d’occhi
e lame al costato.

Son pezzi della mia essenza
che triti in urla di dolore
a pugni stretti
contro un muro di spine

In abissale silenzio
mi duole in petto la vita
e tu
non sai quanto


* * * * *
improvvisamente compari e rapisci...
in un attimo si nasce e si muore
lo so ...

L’ uomo conosce la solitudine quando ha reso soli gli altri.

sabato 3 gennaio 2009

I miei gioielli

aforisma n.8
( foto dell'Autrice )

aforisma n.9


L'animale diventa una bestia quando conosce la crudeltà dell'uomo
.
( foto dell'Autrice )

Se segui la strada del cuore non conoscerai il pentimento.