Ammore 'ngrato di Shayra
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Blog di Poesia, prosa e approfondimenti. I testi presenti in questo blog sono stati pubblicati in vari libri a nome dell'autrice.I diritti di tutti gli autori sono riservati, poichè sottoposti alla legge che tutela il copyright.Ogni violazione sarà denunciata.
Ascolta il brano: Yellow Submarine in Pepperland, George Martin
“We all live in a yellow submarine
yellow submarine yellow submarine...”
Kiss&Kiss
24 giugno
Ero tanto felice quella domenica mattina, come mai prima d’allora.
Pensavo a te, a quanto, d’improvviso, eri diventata più bella, più forte.
Non mi bastavano i palmi delle mani per contare i mille cristalli di sorrisi e di dolcezze che avevi fatto brillare la sera prima, durante quella festa in famiglia.
Splendevi di stella. Sapevi d’immenso.
Ero lì, a compiacermi di quel vento gioioso che t’aveva rapito per la prima volta nella tua spinosa vita, spoglia d’ogni dolore, quando all’improvviso squillò il telefono.
Ti raggiunsi immediatamente nella splendida casa che profumava di te e grondava d’amore.
Dio! Com’eri piccola in quel letto di pianto!
Mi stringesti la mano senza parlare. Una strana sensazione mi tagliò le vene, ma accantonai la paura aggrappandomi alla mia forza, ancora una volta.
- Devo agire in fretta, pensai -
Corsi con te, contro il vento che ci rubava il respiro.
Attraverso la porta bianca mi giungeva la tua voce, flebile, arrendevole, lontana…
Gridai - fate presto - mentre il buio piombava su di me, incatenandomi ad un lacerante dolore.
Mi ritrovai, così, in pochi granelli di tempo, a raccogliere il fiato d’una macchina.
- Non staccate, vi prego, concedetemi un attimo, uno solo, l’ultimo -
M’accarezzarono decine occhi lucidi, in bianchi camici composti, mentre
con labbra tremanti ti baciai la fronte, le mani, poi i piedi, come feci con Cristo tanto, tanto tempo fa.
Portava la Tua croce che ora è mia, ma non mi curva le spalle perché ci sei tu a sorreggermi.
Ora sono sola, mi nutro di lacrime silenti e di sorrisi d'amore, ma sarò sempre sola senza te. Vorrei vederti sorridere ancora una volta, vorrei chiederti quello che non ho mai osato, poiché dovevo renderti sempre più forte:
Lo specchio dei pensieri
Assorta nei miei pensieri non mi accorsi della sua presenza. Eppure lei era là, seduta accanto a me, sulla fredda panchina di quel viale alberato. Raccolta nella sua veste bianca fissava il vuoto. Restò a lungo in silenzio, ad un tratto rivolse il suo sguardo nei miei occhi e mormorò:
“Arrivata al punto in cui sono, con tutto il bagaglio di esperienze vissute e raccolte, con tutto il bene spalmato ed il male ricevuto, posso affermare con certezza di dover diffidare di tutto e di tutti. Vorrei dichiarare qualcosa di diverso, qualcosa che mi gratifichi, che desse una ragione alla mente e pace all’animo per quanto ho dovuto rinunciare, alla crudele afflizione del destino, così definito da chi non crede al caso.
In cima alla lista delle mie rinunce c’è la fedeltà di chi raccontava d’amarmi. Essere fedele a qualcuno, a qualcosa, nell’amore, nell’amicizia, nella famiglia, significa, per me, chiarezza, dialogo, rispetto, dignità, verità assoluta.
Vorrei smettere di interrogarmi sulle motivazioni che hanno indirizzato alcuni eventi della mia esistenza in un senso e non in un altro. La verità è che mi è mancato l’Amore, quello vero, che non si pronuncia soltanto, ma che significa comprensione, sacrificio, lealtà.
- Nel cuore sincero alberga la magia dell’amore, ricorda ragazza mia. Non si espande, quando tutto fluisce come acqua sulla pietra levigata, in assenza di problemi o di insoddisfazioni, né in silenzi immensi che ti spezzano il cuore.
Amare non è certamente additare l’altro, né addebitargli la colpa delle proprie scelte, poiché esse rappresentano solo il frutto dell’egocentrismo, che appartiene al genere umano, e della mancanza di comunicazione. Parlare, per alcuni, costituisce un pericolo, un’ammissione di colpa.
E’ preferibile il silenzio allora, offre l’opportunità di non dover ricorrere al coraggio per esternare quello che l’animo nasconde fra i suoi miseri meandri.
L’assenza di dialogo e di verità assoluta uccidono i sentimenti.
Nelle storie d’amore la situazione s’aggrava quando si permette l’entrata in scena di altre figure, certo, che non contano niente, ma si finge di non saperlo perché torna utile aggrapparsi, come ad un’ancora, per sfuggire alla realtà. A queste figure sono concesse investiture di ruoli di cui non hanno diritto né facoltà, sono addirittura esaltate, mentendo spudoratamente a se stessi, seminando dolore e indifferenza nel cuore di chi deliberatamente è stato trascurato, come accade sovente nelle variegate circostanze della vita.
Spazzati nel dimenticatoio i valori della vita, unico fondamento dello spirito, la persona amata, appare, addirittura, odiosa, e, soltanto perché ha deciso di non immolarsi più sull’altare del fatuo sentimento, sarà allontanata, senza ammettere che, invece, è stata posta in un angolo sperduto dell’universo, negandole l’amore, che si pretende, o peggio, si illude di ricevere da qualcun altro. Tutto questo può definirsi con una sola parola: tradimento, assenza di stima, fiducia mal riposta!
Fiducia, parola stupenda! Definita dai dizionari come: senso di affidamento e di sicurezza che viene da speranza o stima fondata su qualcuno o qualcosa.
Stupendo è poter credere in una persona, qualsiasi sia il ruolo che occupa nella nostra vita, potersi affidare a lei, come una vela alla brezza marina, sicuri che ci condurrà in acque tranquille dove non esiste l‘infatuazione, la passione del momento, l’amore a prima vista che può nascere all’istante e svanire con la stessa rapidità, l’intensa eccitazione fisiologica, ma senza intimità o impegno.
La passione è paragonabile ad una droga, rapida a svilupparsi e rapida a spegnersi, brucia alla svelta e dopo un po’ non ha più effetto, subentra l’assuefazione e con essa una condanna vana e prevedibile: il pentimento, rifugio dei deboli che non sempre conduce al perdono, infinito tormento, immane pena per chi lo dona!”.
Ascoltai ogni parola, con gli occhi chiusi, accarezzandole delicatamente il cuore; d’un balzo, poi, s’alzò, librandosi tra le fitte nubi di quei pensieri.
E’ un istante
magico
Un palpito
d’amore
Una nota
interrotta
Un battito d’ali
Verso il sole
La vita
© Shayra
E’ sangue che scorre
Su lacrime di divisa
Sull’onore giurato
Assurdo permesso
Di menti al Comando
D'Italia in ginocchio
Dal popolo amato
Fedele nei Secoli
S’abbraccia la gloria
In manciata di sassi
A Marco Pittoni, tenente 33enne, ucciso oggi durante una rapina, a poche ora di distanza dal
194/o anniversario di fondazione dell'Arma
Se chiedi ad un italiano di dire quali sono le cose che, secondo lui, gli assicurano una vita tranquilla e libera da preoccupazioni, puoi giurarci che, fra le prime cinque, ci mettera' "L'Arma dei Carabinieri" o, con l'appellativo concessole dal Parlamento nel 1864, "La Benemerita"