lunedì 31 ottobre 2016

Asparagi [sonetto in terza rima]

Asparagi _ Fonte Wikipedia


Asparagi di murgia sono il dopo
epigoni degli idi marzolini
germogli accesi i lumi d'olio è d'uopo

legnosi rampicanti e cristallini
distesi sulla pietra a crogiolarsi
di san martino in giorni novembrini

infine è loro sorte ritrovarsi
principi per un flan lessi per fritti
coi bianchi fiorellini per scaldarsi

con succulenti piatti di risotti
mentr'ora vengo al dunque di terzina
epigoni o discepoli costretti

di marzo o giugno in era che si china
nel tra d'inverno e d'anno la mattina


Copyright © Lorenzo 31.10.16

domenica 30 ottobre 2016

Asparagi [in sonetto]

Germogli di asparagi


Asparagi di murgia sono il dopo
epigoni degli idi marzolini
germogli accesi i lumi d'olio nuovo
legnosi rampicanti e profumati

distesi sulla pietra a crogiolarsi
di san martino al sole novembrino
infin la loro sorte giunge in fondo
lessi per fritti principi per un flan

coi bianchi fiorellini di buon gusto
risotti variegati e succulenti
mentr'ora vengo al dunque di quartina

epigoni o discepoli del tempo
di marzo o giugno in era borderline
mesi del tra d'inverno e primavera


Copyright © Lorenzo 30.10.16

sabato 29 ottobre 2016

Asparagi [in versi settenari]

Asparagi selvaggi


Asparagi di murgia
epigoni del dopo
a primavera o inverno

liliacee appuntite
grappoli profumati
legnosi rampicanti

distesi sulla pietra
a crogiolarsi al sole
cosa riserva sorte

s'impone una domanda
lessati o frittatine
germogli per sformati

da bianchi fiorellini
gustosi risottini

Copyright © Lorenzo 21.10.11

venerdì 28 ottobre 2016

Damigella [in terza rima]

Campanula alpina


Campanula discorde che s'appoggia
d'ippocastano al fusto non albina
protetta e solitaria nella pioggia

s'apre squillante e impura sembra alpina
ombra d'ombrello foglie a protezione
corolle chiuse al giorno che declina

quando la notte scende in attuazione
sembra una dama opaca nel giardino
con veste rivoltata in donazione

un palco naturale ed argentino
così la damigella veste austera
gonnella nel contrasto in angolino

una ghirlanda verde salottiera
tra suoni e note d'una capinera


Copyright © Lorenzo 28.10.16

giovedì 27 ottobre 2016

Damigella [in sonetto]

Alba


Campanula diversa che s'appoggia
d'ippocastano al fusto tutta albina
protetta e solitaria a stelo ritto
s'apre squillante e pura a mezzo sole

ombra d'ombrello foglie a protezione
corolle che si chiudono al tramonto
quando la notte scende nell'ambiente
sembra una dama bianca nel giardino

con veste rivoltata a ballerina
in palco naturale umida scena
così la damigella veste austera

gonnella tutta bianca risplendente
una ghirlanda verde tutt'intorno
pinnate nervature ed appuntite


Copyright © Lorenzo 27.10.16

mercoledì 26 ottobre 2016

Damigella [in versi settenari]

Albina


Campanula diversa
s'appoggia tutta albina
d'ippocastano al fusto

protetta e solitaria
squillante a stelo ritto
che s'apre a mezzo sole

ombra d'ombrello in frasche
e foglie a protezione
si chiude al tramontare

quando la notte scende
nell'umido giardino
sembra una dama bianca

con veste rivoltata
per ballerina in palco
scenico al naturale

così la damigella
in splendida gonnella


Copyright © Lorenzo 12.10.11

martedì 25 ottobre 2016

Foglie d'autunno [in terza rima]

Foglie in autunno


Un prato verde e foglie lì cadute
a riposare in arco chiuso in cerchio
le ritroviamo in date convenute

l'evoluzione sempre in uno specchio
un tempo foglie verdi nel profilo
forme di mano da riempire un secchio

specie d'ippocastani in rettifilo
parvenza di castagne nelle foglie
giusto s'addice intreccio in controfilo

ombrello per l'estate che t'accoglie
riposa il pellegrino sotto l'ombra
e lì ritempra le sue antiche doglie

nel riproporre il suo cammino e sgombra
ogni timore al suo destino sembra


Copyright © Lorenzo 25.10.16

lunedì 24 ottobre 2016

Foglie d'autunno

Foglie d'autunno


Un prato verde e foglie lì cadute
a riposare in arco chiuso in cerchio
nel tempo convenuto ricordiamo
l'evoluzione della loro vita

un tempo foglie verdi nel profilo
forma di mano nella loro specie
d'ippocastani pregni di menzogna
parvenza di castagne nelle foglie

giusto s'addice intreccio e l'ornamento
ombrello per l'estate per viandante
riposa il pellegrino sotto l'ombra

e lì prepara le sue stanche membra
a riproporre il suo cammino in via
chissà quale sarà il suo destino


Copyright © Lorenzo 24.10.16

domenica 23 ottobre 2016

Silenzioso autunno [in terza rima]

Terra avara


Grigia giornata fra nuvole erranti
camminano nel cielo del mattino
sono realtà ingenue affascinanti

nel tempo che s'invola in decembrino
nel silenzioso intorno che io sogno
rimango a contemplare il cenerino

il sole ormai lontano nel suo regno
va per stagioni calde in altra sfera
verso confini d'oceani a sostegno

di mondi altri e ardenti d'atmosfera
nel volo di migranti d'altri tempi
quando la terra amica tanto avara

sapea di povertà in tutti i campi
amara per miseria pien di scempi


Copyright © Lorenzo 23.10.07

sabato 22 ottobre 2016

Silenzioso autunno [rivisto in sonetto]


Autunno murgiano


Grigia giornata fra nuvole erranti
camminano nel cielo del mattino
come reale ingenuo e maculato
nel tempo che s'invola nell'inverno

nel silenzioso intorno che io sogno
rimango a contemplare il trapassato
il sole ormai lontano s'allontana
verso stagioni calde in altra sfera

verso confini d'oceani australi
terre lontane in voleggiare d'ali
il sogno di migranti d'altri tempi

quando la terra amica dava il sale
sale di povertà e di sapore
amaro di miseria e d'afflizione


Copyright © Lorenzo 22.10.07

venerdì 21 ottobre 2016

Silenzioso autunno



Grigia giornata
nuvole erranti
nel cielo del mattino

sembrano camminare
nel cielo maculato
come reale ingenuo

dicono del tempo
s'invola nell'inverno
nel silenzioso intorno

quello che io sogno
rimango a contemplare
il tempo andato

Il sole ormai lontano


Copyright © Lorenzo 21.10.07

giovedì 20 ottobre 2016

Sedia [in terza rima]

Concerto_Fonte Wikipedia 


Benedetto colui che l'ha inventata
sedia di paglia oppure di legname
sulla soglia e in quella serata

in ogni estate come per esame
ci si sedeva con la luna nuova
magari in cerchio assieme alle madame

per raccontare fatti per riprova
in su la strada all'alba quando il mulo
andava nel silenzio per via nuova

nei campi per concludere col gelo
raccolto o nelle sere in piazza antica
lì dove c'era il teatro e non solo

attorno al fuoco di vigilia amica
ai margini d'inverno di quegli anni
quando spettava le feste in rubrica

e del forno fragranza assieme agli inni
anziani trapassati col pastrano
e imbacuccati suonavano i nonni

ognuno con strumento nella mano
mandolino chitarra e clarinetto
frattanto al fuoco cuocevano piano

pignatte di legumi al caminetto
due pomodori serbati in stagione
alloro e olio riposto in stipetto

la storia d'ogni anno è tradizione
rinnova le memoria e cognizione



Copyright © Lorenzo 20.10.16

mercoledì 19 ottobre 2016

Archi e nodi in terza rima [passando da stagioni di poesia]




Questa è l'ultima prima di sognare
immense praterie e spighe d'oro
alla mia terra adopro presenziare

guardo gli ulivi e un albero assaporo
nodoso per natura ed archi tesi
s'inerpica nel cielo nel pianoro

per la gioia d'offrire i frutti accesi
al suo fattore poesia d'autunno
ma i sogni di quest'uomo sono attesi

vedendo in fondo al tino il suo affanno
e il volto affaticato e sorridente
ricordo negli annali stesso accenno

con la fatica dura e assai paziente
dacché i germogli splendono a levante



Copyright © Lorenzo 19.10.16

martedì 18 ottobre 2016

Archi e nodi [passando qui e ora da stagioni di poesia]



Questa è l'ultima prima di sognare
immense praterie e spighe d'oro
per essere presente alla mia terra
guardo gli ulivi o un albero soltanto

nodoso per natura ed archi tesi
s'inerpica nel cielo ricco e vecchio
per la gioia d'offrire al suo fattore
l'umore suo poesia d'autunno

ma il sogno di quest'uomo non s'infrange
vedendo in fondo al tino il volto suo
affaticato eppure sorridente

ricordo negli annali stesso giogo
e la fatica iniziata a marzo
quando i germogli pendono dai rami



Copyright © Lorenzo 18.10.16

lunedì 17 ottobre 2016

Archi e nodi



E questa è l'ultima
prima di sognare
immense praterie

spighe dorate
o essere presente
alla mia terra

un albero d'ulivo
nodoso per natura
ed archi tesi

s'inerpica nel cielo
carico per l'età
e per la gioia

d'offrire
al suo fattore
l'umore suo

ma il sogno
di quest'uomo
non s'infrange

vedendo in fondo
al tino
il volto suo

Copyright ©  riproposta  Lorenzo 6.11.06

domenica 16 ottobre 2016

Fonte sovrana [Tema d'autunno] in terza rima




Fonte sovrana nel silvano luogo
scorre felice a dissetar la gente
in fresca altura ed ottobrino giogo

nei boschi intorno i funghi nell'ambiente
mentre dai rami pendono castagne
chiuse nei ricci amari dolcemente

son frutti che colorano campagne
in tipica natura di bilancia
a sera in viso il freddo di montagne

nel corso in festa fra le braci in lancia
e sulle mani ardenti caldarroste
per riscaldare il corpo che si slancia

dal gelo che s'infrange nelle soste
colme di funghi le sporte disposte



Copyright © Lorenzo 16.10.16

sabato 15 ottobre 2016

Ricordi d'autunno



Il segno di bilancia nell'ottobre
memoria che m'è cara la stagione
d'aria frizzante le coperte prese
dal ripostiglio tra l'odore intenso

di bianco cristallino profumato
triste quel tempo dell'autunno avito
nei campi degli ulivi quando in evo
portavano coi muli assai pazienti

sacchi di iuta chiusi con le frasche
di verdi ramoscelli con quei frutti
raccolti adesso pronti per trappeto

tempo che non ritorna ch'è passato
ahimè per via il rombo di trattori
e nel cassone i sacchi con il fido

guardiano attento del raccolto fatto
parte di mezzo nel processo in atto


Copyright © Lorenzo 15.10.16

venerdì 14 ottobre 2016

Fonte sovrana [Tema d'autunno]

Tema d'autunno

Fonte sovrana nel silvano luogo
scorre felice a dissetar le genti
in fresca altura ed ottobrina festa
nei boschi intorno profumo di funghi

mentre dai rami pendono castagne
chiuse nei ricci amari a protezione
son frutti colorati di marrone
in tipica natura di bilancia

a sera in viso freddo dell'altura
nel corso in festa fra le braci accese
e sulle mani ardenti caldarroste

per riscaldar le membra attanagliate
dal gelo che s'infrange nelle vene
colmi i panieri di funghi porcini


Copyright © Lorenzo 25.10.08