E fissi gli occhi nella triste stanza
perduti nel ricordo che non torna
un treno colmo e ceneri viventi
corrono incontro a spettri d'olocausto
verso un destino di
baracche immonde
numeri infissi sulle braccia scarne
sembrano croci quei giacigli infami
volti alla morte la liberatrice
bimbi in divisa
trecciano sorrisi
sanno d'ingenuità in quel reale
si prendono per mano nella calca
nascosti dagli adulti
d'una spanna
siedono insieme in aria avvelenata
corrono uniti fumi in ciminiera
Copyright © Lorenzo 27.1.11
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