venerdì 18 novembre 2022

Era un Convento ...

Convento 
 


Ricordo quel Convento Cappuccini,

ricovero d'anziani pensionati,

ero fanciullo e in fila sulla via,


s'andava nelle feste comandate

con la Parrocchia mia seconda casa,

indove alla dottrina s'imparava


l'Amore per fratelli sbbandonati.

Su quella via ancora una fontana,

si racconta d'un figlio assai ingrato,


portò ai Cappuccini il proprio padre

e per stanchezza si fermò alla fonte,

mentre il vecchietto al gesto rammentava


che proprio lì, passati cinquant'anni,

fermò i propri passi con il padre,

destino uguale a quello ora presente,


tatà, il nonno di figliolo ingrato.

Sembra leggenda oppur discernimento,

tant'è che il figlio, in ansia del momento,


cambiò i propri passi verso casa,

al posto del Convento ormai vicino.

Ora torniamo indietro e raccontiamo


la visita dei Vecchi Cappuccini,

ora c'è via proprio dedicata

e lì s'entrava silenziosi, in fila.


S'andava nella sala del convivio,

dei francescani, un tempo, refettorio,

un quadro ovale posto su parete,


d'Ultima Cena la testimonianza.

Contenti quei vecchietti nell'attesa,

richiamo alla memoria i loro nomi.


E portavamo loro dei bei doni,

era Natale, allora si sentiva,

si recitavano anche poesie,


a scuola s'era solito impararle;

ed un giardino in retro del Convento,

nell'orto si coltivano verdure. 


Sto qui a raccontare i tempi andati,

non tornano mai più, ma tanto amati.


Lorenzo 18.11.22

Nessun commento:

Posta un commento