martedì 15 novembre 2022

Convivio

 

Taverna


La tàvue de re checchìre


La tavola dei cocchieri



La vita dei cocchieri è faticosa,

da mane a sera vanno per le strade

delle città a trasportare merci,


oppure impegno d'alto e grande onore,

condurre la carrozza di regnanti,

ma qui per nulla sta al nostro caso,


il detto si rivolge ad altro rango,

del desco dei cocchieri quando a sera,

si trovano in convivio con compagni,


dopo fatica di dura giornata.

Diventano colleghi di brigata,

nel luogo più adatto nel bisogno,


è naturale il campo di ristoro,

non è di quelli d'uno chef stellato,

ma una taverna leggasi osteria


l'odierna trattoria dei camionisti,

ritrovo d'amicizia e di riposo. 

Ma ben si sa, cocchieri poco fini


d'educazione e di maniere buone,

quindi quel luogo è come una babele,

diviene un campo d'infima alleanza


s'evince dal disegno il luogo detto,

presso la mensa ci si lascia andare

si parla ad ad alta voce, si bestemmia


per non parlare delle impertinenze.

immaginate un po' l'irriverenze,

dei linguaggi del corpo e le espressioni.


Per nulla costumati a educazione

si siedono alla mensa con gran sgarbo

mangiando un mappazzone a pastasciutta


condita con il sugo della trippa,

e per secondo intingolo di detta,

non dando la creanza a impiattamento.


Una forchetta piena di sostanza,

nella tavola poco raffinata.

Sbuffa il cocchiere sotto i suoi baffoni,


inclina il capo e schiaccia un pisolino.

Naturalmente è il detto che mi spinge,

a dire queste cose in confidenza,


peraltro ci son quelli che il rispetto 

lo usano senz'altro e senza indugio,

d'incontri di convivio alla cantina.


La vita del cocchiere è gran fatica,

si sta insieme in brigata amica.


Lorenzo 15.11.22


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