sabato 26 marzo 2022

Il Fornaio

 

Il Forno a Legna


Altra incombenza in auge al giorno d'oggi,

la notte al giorno è ora di lavoro

quando morfeo offusca la coscienza


dell'uomo che ristora il corpo suo

ed il fornaio appronta la bottega

per fare il pane, il cibo degli umani.


Pane e focaccia, biscotti e pasticcini

del povero e del ricco l'alimento.

Forni di tutti i tipi al giorno d'oggi


ma un tempo rigorosa era la legna

serviva per accendere quei forni

di refrattario al fuoco delle frasche.


Pane dei Sassi cotto in Casalnuovo

o nel rione Malva nella zona,

ognuno coi clienti del quartiere


con semola lucana di Cappelli,

lievito madre e acqua un po' salata

e a fine del processo un bel cornetto,


siglato con tre tagli sulla cima

e posto in forno dopo la crescenza,

buono e ben cotto in fondo vuoto al tocco,


giusto il calore, costanti dentro i gradi.

Sono rimasti pochi al borgo mio

forno di San Giovanni e di Minerva


e qualche altro posto in borgo antico.

Ricordo il forno dove Crocifissa

portava il pane per la settimana,


profumo di fragranze nei dintorni

in tempi di Natale e ancor Pasquali

e le pietanze in giorno della festa,


la pasta con polpette e mozzarella

coperta con vestito d'oro rosso,

agnello con patate e i suoi contorni.


E a Carnevale la pignatta colma

di carne ovina, sedano e cipolle,

carote poi quant'altro e rivestita


con pasta di buon pane da infornare

e tanti di famiglia da sfamare.


Lorenzo 26.3.22

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