giovedì 6 luglio 2023

Trappeto

Trappeto



“Il padrone di casa mi aveva avvertito che sarei stato spesso disturbato dal rumore del trappeto, 

il frantoio che era sotto alle mie stanze; 

ci si entrava dall’orto, per una porticina di fianco agli scalini che portavano in casa. 

Avrebbe lavorato anche di notte, il trappeto, mi aveva detto. 

Quando girava la vecchia mola di pietra, trascinata in tondo da un asino bendato, 

a casa tremava, e un rombo continuo saliva dal pavimento”


Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, pag. 185,

Einaudi  Editore, Torino,  2014.



Trappeto d'una volta abbandonato

alla funzione propria che s'addice

ambiente di lavoro e di soggiorno


con tutto il necessario per il fare

cucina ed anche stalla e dormitorio

con muli che faccendano la ruota


oppure l'asinello che bendato

gira intorno a vasca per olive

le macine per divenir poltiglia


ambienti vivi per sei mesi l'anno

ottobre continuava fino a Pasqua

e pasta pronta rimessa in saccoccia


di fiscoli di giunchi del funaio

e sovrapposti in fila sopra il torchio

pressati da tre uomini forzuti


tecnica antica tutta fatta a mano,

ora invece c'è la tecnologia.

Pressati, acqua ed olio posti in tini


legno o pozzetti cavi nella roccia

e l'olio salta su e separato

dall'acqua nei barili per trasposto.


Nel cinquecento trappeti nel borgo

circa trecento, uno anche adesso 

trappeto del Capitolo contrada


nei pressi del poligono esistente,

notansi ancora adesso resti in pietra

macine con cisterne e torchi antichi,


due finestrelle appena luce ed aria

ambienti di lavoro, una pescara

una chiesetta e campanile a vela


adesso invece luogo per eventi

imprenditore fiuta buoni venti


Lorenzo 6.7.23

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