domenica 9 luglio 2023

Porta Baresana

Porta Baresana Dipinto di F. Speranza 


E' Porta Baresana raccontata,

la piazza che conduce alla piazzetta

da quella strada stretta di Ciccillo,


vendeva scarpe a tutti del paese,

eredità trasmessa ai discendenti,

in altri luoghi posti nel mio borgo.

.

Torniamo adesso a splendidi colori

d'una piazza ch'è più d'un paesaggio,

d'anime pensierose e loro storie,


ognuno coi problemi tutti proprii.

Due Monumenti in nessi della Storia

fra quel Torrione ancora ricoperto,


ora scoperto fino a fondamenta,

serba segreti e ancora dei lamenti

dei contadini vinti per fatica,


con quella porta bassa che conduce

a Camera Lavoro Sindacale.

Si scende dall'entrata un po' sommessa


in quella stanza piena delle storie

delle generazioni sottomesse

dai possidenti ricchi dei Casati


e quella Porta aperta alla Preghiera

del popolo che implora la Patrona,

posta in sommità del Monumento


e sottostanti due orologi in vista, 

con i rintocchi d'ogni quarto in ora

giusto i suoni d'ogni tempo al giorno


dall'alba fino al termine di luce,

quando a due ore s'ascolta il silenzio,

nell'ombra della notte ch'è venuta.


E in fondo c'è la Chiesa in altra Piazza

ed un Convento già ch'ho raccontato

di poveri orfanelli per battaglie


vinte o perdute sui campi di guerra

e in mezzo una villetta con i lecci

ove si compravano le braccia


dei mietitori del grano lucano

oppure del raccolto di stagione,

nei campi attorno al borgo nella piana,


d'ulivi e mandorleti o di vigneti

da fossa premurgiana fino al mare.

Una fontana in basso bene in vista,


per dissetare terra sitibonda

e due baracche fisse ora scomparse

per soddisfare gola dei bambini.


Da quella casa rossa dal balcone

s'udiva del politico il sermone.


Lorenzo 9.7.23

Nessun commento:

Posta un commento