domenica 29 maggio 2022

Piazza

 Piazza


La Piazza che s'accende nella festa

la macchina del tempo illuminata,

è l'arco di trionfo per i Santi


ed i Misteri, Culla e il Legno Santo, 

assieme a Desolata in Cattedrale

e a Vergine Maria del Suffragio,


mentre la torre fa la guardia austera

e in sottofondo chiesa e piazza grande.

Indietro al tempo io ricordo un mondo,


baracche per sostegno di famiglie,

si lavorave da mattina a sera

per fare castagnacci e zuccherini, 


le due marie al tempo crocifisse, 

pazienti dietro il banco a richiamare

i bimbi golosetti a poche lire,


il soldo di quell'epoca felice.

Una fontana d'acquedotto in vista

ed un balcone ad arringare folla


e Chiesa a destra con la scalinata.

E quella piazza a sera si riempiva

di umili braccianti per cercare


per dì appresso il lavoro ai campi

dei soliti padroni dei casati

a costellare il centro coi palazzi,


nel cerchio delle strade a pochi metri.

E quella porta conta la sua storia,

di mura in cerchio poste a protezione


d'un borgo sotto il Manto di Maria

che ora è posta in cima a quella soglia,

disposta a sentinella di marina,


quando a vista s'apriva solo un sito

e i campi di cocevole disposte

attorno ad un convento silenzioso,


Padri locati in isola felice.

Mille le storie ancora a ricordare,

un obbligato accesso al centro antico


di giovani disposti ad imparare

verso il ponte sovrastante lama,

adesso regno d'avidi cinghiali.


Passaggio, infine, a lacrimati viaggi 

con sosta a cinque croci in altra piazza, 

verso il Campo eterno degli Eroi,


disposto a nord del cerchio chiuso a noi, 

tangente ai campi d'uliveti e vigne,

verso la murgia, quiete per i  Conti.


Famiglie unite al fuoco dei camini

ed i balconi accesi coi lumini.


Lorenzo 29.5.22

Nessun commento:

Posta un commento