martedì 18 novembre 2008














..il problema è che non ci si può sentire esclusi. Non basta presumere che la propria condotta di vita potrà mettere al riparo da ogni pericolo. Non vale più dirsi: "si ammazzano tra loro". Durante un conflitto di camorra tutto quello che è stato costantemente costruito viene messo in pericolo, una recinzione di sabbia abbattuta da un'onda di risacca. Le persone cercano di passare silenziose, di ridurre al rrtinimo la loro presenza nel mondo. Poco trucco, colori anonimi, ma non solo. Chi ha l'asma e non riesce a correre si chiude in casa a chiave, ma trovando una scusa, inventandosi una motivazione, perché svelare di stare chiuso in casa potrebbe risultare una dichiarazione di colpevolezza: di non si sa quale colpa, ma pur sempre una confessione di paura. Le donne non indossano più tacchi alti, inadatti a correre. A una guerra non dichiarata ufficialmente, non riconosciuta dai governi e non raccontata dai reporter, corrisponde una paura non dichiarata, una paura che si ficca sotto pelle. Una paura che non esplode nei manifesti per strada o sui quotidiani. Non ci sono invasioni o cieli coperti di aerei, è una guerra che ti senti dentro. Quasi come una fobia. Non sai se mostrare la paura o invece nasconderla. Non riesci a comprendere se stai esagerando o sottovalutando. Non ci sono sirene d'allarme, ma arrivano le informazioni più discordanti. Dicono che la guerra di camorra sia tra bande, che si ammazzano tra loro. Ma nessuno sa dove si trovano i confini tra ciò che è loro e ciò che non lo è. (tratto da Gomorra, di Roberto Saviano)



Roberto Bolle, Giuseppe Piccioni, Benedetta Mazzini, La Pina, Saturnino, Carlo Delle Piane, sono solo alcuni degli artisti che hanno partecipato al progetto:


Se si alza una mano poi si alzano tutte. E adesso sparateci tutti.


Se vuoi inviare la tua foto o fotografare chi, con Roberto Saviano, ha la volontà  di alzare una mano a sostegno della lotta per la legalità puoi farlo entro il 20 dicembre 2008 inviando un'email a speranzacasillo@gmail.com

Se le foto sono molte possono essere caricate su
http://www.senduit.com (spedire il link unico a speranzacasillo@gmail.com )


Se sei un fotografo o semplicemente hai una macchina fotografica, se puoi, coinvolgi chiunque voglia aderire.

Se sei un artista mandaci pure la tua foto oppure facci sapere dove possiamo venirti a fotografare.

Se sei a Roma :Martedì, 18 novembre ti aspettiamo all'Università  La Sapienza dove scatteremo le foto durante il concerto "
Siamo in onda".
Venerdì, 21 novembre puoi farti fotografare presso il Caffè¨ FANDANGO, piazza di pietra 32/33 dalle18:30
per info: 0645472913

Da martedì, 25 novembre e per ogni martedì, fino al 20 dicembre, sempre presso il caffè Fandango si organizzeranno altri shooting
per info: 0645472913


questo il link del progetto:
http://www.flickr.com/photos/speranzacasillo/3022188381/



 

Chi ha la possibilità di farlo, alzi la sua mano con Roberto Saviano.












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