Dopo il bosco la fertile pianura
posasi sguardo dopo quell'altura
sotto una terra rossa, una miniera
un tempo in uso, simile ad imbuto
la cava di bauxite, roccia madre,
per gli avi in uso a fare pentolame.
Di là da questa altura s'apre valle
di campi coltivati ed una casa,
la vecchia fattoria d'un massaro,
uno coperto ed uno jazzo aperto,
per pecore avvilite e intirizzite
dal freddo della murgia in questi tempi.
Il latte per casaro ogni mattina,
ricotta fresca e forme canestrate
da conservare in luoghi chiusi al buio.
Quanti orizzonti osservano i miei occhi,
vedo lontano i monti di Lucania
che fanno in appennino una cerniera.
Un cielo cristallino un blù ch'è terso,
confondono il mio sguardo che s'è perso.
Lorenzo 15.12.21
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