lunedì 20 dicembre 2021

Due Ruote

                                                        

Due Ruote


Due ruote fanno arredo a masseria,

son grate al compratore delle braccia

d'averle lì riposte nel cortile,


il caporale guarda i contadini

intenti alla fatica di campagna

sotto il sole cocente di Lucania


o di Capitanata della Puglia. 

Mietono il grano nei giorni di calura

nei tenimenti del ricco barone


e per ricordo lì che le ha lasciate

nello sterrato della fattoria.

Quanti ricordi, quante strade fatte


dal giorno che ci fecero con l'arte,

par dicano le ruote, lì riposte.

In tre botteghe d'arte, ora ricordo


esclama la più altera delle due

maestro d'ascia, carrettiere e fabbro,

ricordo il maniscalco per i muli,


cavalli per trottare ed asinelli,

i più pazienti fermi nell'attesa

per chiodi conficcati sotto l'unghie


di zoccoli, per una protezione.

Fuoco, fucina e ferri da forgiare

mentre eran fermi roteavan la coda,


adesso invece è tutto trasformato,

oggi si fa la coda alla colonna,

stazione di benzina sulla via.


E ogni tanto si vestivan ruote

di traini e di calessi per trasporto.

Ricordo fin da quand'ero fanciullo,


un fascio di fascine ben disposte

messe a bruciare lì, fuori le mura

e il ferro dentro a dilatar sul fuoco

 

e prima che il freddo mi prendesse,

riprende ruota a raccontar la storia,

un colpo secco e dentro il cerchio ai raggi.


Dolore immenso pieno di calore,

bruciavo per la fitta mentre il fabbro

batteva il ferro ai raggi tutt'intorno.


Ma ero pronta ormai per trasportare

i sacchi delle olive da campagna 

al borgo ad un frantoio del massaro.


Ed ora sono qui a ricordare,

ai tempi andati il veto di tornare.


Lorenzo 20.12.2021

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