giovedì 10 novembre 2016

Acquerello di paesaggio

Gesuino Curreli  tecnica mista su faesite 



Un acquerello che d'altura parla
di case un pugno mi ricorda un luogo
che frequentavo il dì di festa antica
quando ragazzo molti lustri indietro

alle pendici della murgia amica
si concedeva un attimo e preghiera
alle fatiche di famiglie care
un buon curato a celebrare messa

nella chiesetta lì posta a presidio
tutti vigneti intorno per raccolto
fattura del buon nettare divino
rosato e bianco o vitigni neri

che danno vino ancora a san martino
una vasca con fontanella in testa
acqua e sapone gratina di legno
su cui la mano della giovinetta

lavava i panni sporchi di sudore
cotti dal sole di giornata afosa
di contadini intenti a faticare
la terra intorno al segno di confini

muretti a secco pietre ben squadrate
e poste come altezza alle ginocchia
e nella fuga un ciuffo di gramigna
che il tempo di stagioni riponeva

come collante fra fessure e muschio
e quelle case narrano le storie
segreti e sacrifici d'ogni giorno
le nascite d'infanti poi scampati

quando da adulti avvinti dai sogni
vanno guardando incanto d'orizzonte
riposto sotto il cielo di quel borgo
dove la vita scorre come un tempo

un filo di cotone attorcigliato
distesi i panni freschi di bucato


Copyright © Lorenzo 10.11.16

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