giovedì 27 ottobre 2022

Terra sitibonda

 Antica Stampa


Majestà, jàcque a re féufe.


Al re si raccomanda petizione

per grande siccità dei tempi andati,

simile in tutti i tempi, come adesso.


Maestà, acqua alle fave, per favore

rivolto al vicerè, nel cinquecento,

il grido di dolore d'un agreste


per la mancanza d'acqua alla campagna.

Così il monarca accolse quest'appello,

facendo costruire quattro vasche


nei pressi delle porte del paese

per la raccolta d'acqua, a beneficio

del popolo assetato e dei poderi


che giove pluvio dava in provvidenza,

durante i temporali ricorrenti,

facendo confluir linfa vitale 


nelle pescare dette per tal uso,

agli angoli dei posti predisposti

presso le mura cinturate al borgo.


Sollievo per il popolo abitante

e per campagna lì poco distante.


Lorenzo 27.10.22

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