Una casa spuntata dalla terra,
come le cicorielle della murgia,
atte a sfamare greggi ruminanti.
Crocifissa vedeva quest'aspetto,
anonimi portoni e campanelli,
fissati sulla soglia per suonare
al piano, domicilio di Ciccillo.
Ed ogni porta chiusa con mandate
di serrature doppie o triplicate.
Le case per la media borghesia,
di messi ed impiegati dello Stato
che provvido ha pensato al compromesso,
dopo la guerra l'altra combattuta,
nel quasi mezzo secolo trascorso.
Più piani ai domicilii chiacchieroni
dove le voci in uscio semiaperto,
Lucì, Lìne e Chencètte, le comari,
raccontano, passandosi gli affanni,
mentre i ragazzi giocano in cortile,
due tufi distanziati per la porta,
del campo improvvisato del pallone.
E fuori, appena in là dal porticato
rasente a quella strada trafficata,
un treno s'infilava per borea,
sbuffante un fumo nero di carbone.
Questo dal mare andava ad altro mare,
verso borghi in terra premurgiana.
Ragazzi che studiavano, obbligati,
adesso è tardi, siamo già attempati.
Lorenzo 29.10.22
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