giovedì 17 febbraio 2022

Cupo-Cupo

 


Aliano 


"Il cupo-cupo è uno strumento 

rudimentale fatto di una pentola [...] 

chiusa da una pelle tesa come 

un tamburo. In mezzo alla pelle 

è infisso un bastoncello di legno."


Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, pag. 174,

Einaudi Editore, Edizione 16, 2021



Un vaso in terracotta ricoperto

d'una membrana in pelle d'una capra

fermata  a giro d'uno spago o un filo

al centro un foro, dentro un bastoncello.


E ritma stesso suono cupo cupo

effetto che s'infrange  nell'orecchio

tono baritonale, basso e oscuro,

ricorda il nano brontolo, dei sette.


mentre strisciando mano sul bastone 

il cantautore la nenia l'intona.

Un cupo cupo in tempi decembrini

si vibra in batteria d'orchestrina


di ragazzini nella strada in festa.

Sembra un lamento cupo al far di sera,

e porta serenata sotto casa,

per ricompensa, una strenna austera


pugno di fichi secchi dell'estate

oppure poche cose fatte in casa,

pane e focaccia e qualche mandarino.

La nenia si suonava  a Caterina


al Medico,  a Madama Mariettina,

allo Scrittore ch'era lì al confino,

scontava il suo dissenso a quel regime,

vecchia memoria d'anni trentacinque.


Per i cantori di malinconia,

un barone, con un pò di nostalgia.


Lorenzo 17.2.22

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