lunedì 4 agosto 2008

Soffio d’immenso


Con te fino alla profondità

dell’unica lacrima versata

fino all’abisso dell’anima

suicidio d’illusioni

d’occhi bendati

follia del momento

 

Mi racconti l’amore

con parole di tormento

grondano silenzi 

in sudore di spine

blasfemi fantasmi

annullano la mente

 

Ti tengo il cuore

 

Provo a rapire l’istante

dell’essenza intrappolata

in prigione di rimpianti

che annaspa feroce

sui vetri appannati

da fiati di dolore

 

Sei dentro di me

mi palpiti sangue

mentre affondi

in orizzonti di pensieri

su voli trasversali

mio gabbiano senza rotta

 

Ti slego le vene

 

Fai pure a pezzi la tua rabbia

nell’enigma di cristallo

di taglienti amarezze

ma abbraccia con me la vita

e la voglia maledetta

di riaccendere le stelle

 

Raccolgo a mani nude i cocci

del tuo vivere stanco

sacra offerta ai piedi

d’un altare sconsacrato

e qui attendo oltre il temporale

l’anelato miracolo

 

Ti soffio d’immenso

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