lunedì 1 novembre 2021

Viali d'Ognissanti

"Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra"


da Elegia Pasquale di Andrea Zanzotto


Per Crocifissa un nome di famiglia,

un nome ricorrente che s'invoca

ed ora sono Angeli d'infanti,


passano giorni e contano le ore

e i tempi che dividono ritorno

in luoghi dell'oriente non estremo.


Un tempo, invece, erano maestre,

a giovinette s' istruiva il fare

d'una sobria minestra e tutti i giorni


a vendere nocelle o castagnaccio

per i braccianti e per i compratori

di falce e zappa e come mietitori,


nelle contrade prossime alla murgia,

verso quei sassi brulli, d'acre odore

di terra arsa ed anche terremoti.


Dunque, la Crocifissa, detto il nome

di fatto e d'apparenza, a dire il vero,

attenta serva a provvida Signora,


curava i figli che la provvidenza

dava alle dame in nobili casati

e poi stirava i panni di bucato.


Cenere calda sopra un panno bianco

e poi, la sera a casa, in un sottano

a preparare quel frugale pasto


ai propri figli ed al suo consorte.

E qui s'addice il verso del Poeta

"Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra".


Un'ombra per fatiche e per dolori,

al Vespro che s'immerge nelle brume,

nei tempi di novembre un pò nebbiosi.


Ombra di Croci in tempo d'Ognissanti

nei viali del dolore in via di Luce,

lumi alle icone in tutti i Camposanti.


Con la certezza d'essere vicini

al dì Natale e al fuoco di camini.


Lorenzo 1.11.21

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