E quando, infine, mi ritrovo indietro,
torna alla mente l'ottobrina festa,
sbarcato sui binari di stazione
tutta ovattata di fumo candore,
aspro all'olfatto, mai prima provato,
il sole tralasciato un giorno indietro.
Doveva dispiegarsi in divenire
il mio futuro carico di sogni,
di vita ancora scevra d'esperienza
per quell'età vissuta nei rimpianti,
per madre già volata in altra Vita
da tempo ormai, già tre lustri andati.
La Scuola a due passi dai binari
rimasta adesso già così com'era,
una caserma, come si diceva
nell'universo mai pensato prima.
E del viale i platani guardiani,
custodi e mille sogni da venire
di mille volti e storie di pensiero,
andirivieni per binari tristi
con treni paralleli per laguna.
In fondo, ancora, Chiesa di preghiera,
d'invocazioni e grazie messaggera.
Lorenzo 24.10.2021
Nessun commento:
Posta un commento