Vorrei raccontarti del mare
del suo fragore
voce dolce e imponente
che s’apre d’improvviso come un fiore
di come si rifiuta la paura
ma i tuoi pensieri cadono svogliati
e sordi dagli alberi in autunno
s’immergono nell’oblio
di suole senza vento
comodo rifugio della mente
Non puoi essere onda
se non mi cammini accanto
se non odi il mio ruggito
tempesta e tuono d’una farfalla bianca
che tenta il sapore dell’infinito
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venerdì 25 febbraio 2011
Dell'infinito il ruggito
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Versi intensi e profondi...adoro il mare. Grazie per il tuo passaggio. Un abbraccio affettuoso
RispondiEliminaUna poesia che si incunea nell'animo del lettore e si imprime profondamente nel cuore.
RispondiEliminaBellissimi versi, chiusa strepitosa.