mercoledì 4 gennaio 2006

...Infine gli eserciti della Chiesa sottomisero anche lo Stato di Dolgravia. Come già nelle altre terre conquistate il Papato emise una bolla che aboliva la poligamia. Tutti gli uomini con più di una moglie avevano sette giorni di tempo per indicare quale volevano mantenere. Poiché il Pontefice era misericordioso, le donne scartate non avrebbero dovuto sopportare il dolore: i messi inviati in tutte le case a certificare la scelta le avrebbero decapitate all'istante. Se qualche uomo avesse rifiutato di decidere sarebbe stato ucciso anche lui insieme con le sue mogli, quante fossero.

Era lunedì, i messi carnefici avrebbero fatto il loro giro la domenica mattina.

Il cittadino Ario di mogli ne aveva tre e non sapeva quale salvare. Concesse a ciascuna due giorni di tempo per convincerlo. Adea ebbe in sorte il lunedì e il martedì e cercò di ammaliarlo con il sesso. Gli procurò una notte di quarantotto ore, in cui nulla fu proibito e tutto concesso. Lo restituì alle altre, pensò, sazio e di niente più desideroso.

Brivia, che sola gli aveva dato una discendenza, si giocò la carta dei figli. Trascorse il mercoledì e il giovedì facenosene scudo, mostrando quanto li amava, riamata. Senza di lei sarebbero stati poveri orfani e lui padre sciagurato.

Al venerdì e al sabato Crèmia non si fece trovare. Puntò tutto sull'eterna imbecillità degli uomini che pensano di desiderare più di ogni altra cosa quella che non possono avere. Lasciò Ario solo nella grande camera, fremente d'assenza, farcito del suo incolmabile vuoto.

La domenica mattina i messi carnefici bussarono alla porta. Ario aprì. Al suo fianco stavano Adea, statuaria, coperta di un trasparente nonnulla e Brivia, aggrappata ai suoi bambini. Il capocarnefice consultò lo stato di famiglia, vide che una mancava.

"Dunque la scelta è fatta", dedusse e proclamò, non avendo tempo da perdere. Mentre lo diceva, già la sciabola falciava la testa di Adea e Brivia. I bambini urlarono: avevano perduto la madre. Ario urlò: aveva perduto l'amante. Sentì dei passi alle spalle e si volse: era Crèmia, ora e per sempre sua moglie. Adesso che lei c'era, e sempre ci sarebbe stata, si rendeva conto di averla sempre detestata.

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