Scultura d'ulivo di F. Paglialunga
Quell'ulivo colpito da xylella
incontra l'arte d'artista ingegnoso,
paesaggi irripetibili alla vista
trulli e casali e muretti a secco,
batterio che s'abbatte in apparato
d'albero conduttore e mangia linfa,
tant'è che si riduce a secca pianta.
Abbatterlo non può che cancellare
la storia millenaria d'antenati,
di civiltà rupestre tramandata.
Allora idea geniale radicata
in mente di scultore beneamato,
un parco di scultura s'è inventato
e l'albero d'ulivo prende forma
e redivivo è fonte d'emozioni,
col senso della terra e di materia,
cultura e apprendimento assimilati,
scultore e contadino son tutt'uno,
legano l'uomo alla natura amica,
donando vita interna al caro ulivo,
rispetta le sue forme e il suo racconto.
Figura femminile tant'è nasce
e vita generata altre sembianze,
quell'albero riscopre il disincanto.
Un patrimonio eterno in rimembranza,
di segni e tradizioni in altra stanza.
Lorenzo 25.9.22
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