Giorni uguali, monotoni, noiosi,
abiti nuovi al tempo di partenza,
m'interrogo se fine sia imminente.
Abbraccio in sogno la mia mamma cara,
attendere prego, refrain ripete,
telefono in deserto s'è inceppato
il mediatore, colpa del misfatto
non è possibile l'esodo al tempo,
e nel Rosario trovo la mia forza.
Si torna alle faccende conosciute,
catene già in disuso, ora pesanti
e l'altra fuga in atto, la seconda,
le tracce cancellate nel deserto.
Dico Via Crucis, s'è fermato il tempo
e il vento nella valle, ben nascosti
rinnovo fedeltà al Salvatore, dichiaro Fede,
Eccomi, dico, e mi riconsegno,
celebro Messa in Altare di sabbia,
mentre volano le rondini in cielo.
Cucino il minestrone di verdure
peperoni, carote e pomodori,
con le uova preparo la frittata.
Silenzi, pianti, grida, lagni dentro,
silenzio per ri-nascere e sapere
per far tacere parole del vento
silenzio ricco, tante sfumature
visione di realtà multicolore.
Poi, altro cibo di verdure cotte
peperoni carote e pomodori,
una poltiglia non dispersa al vento.
La radiolina in dono all'orizzonte
Paraclito Avvocato l'ho di fronte.
Lorenzo 5.9.22
da Catene di libertà .. , Pier Luigi Maccalli, Emi edit, Compendio pagg. 149-170
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