Tetti d'antico borgo, s'intravede
tratto di cielo e di fede antica,
allora si cantavano le nenie
alle Vigilie del Natale, uggiose
cariche di gioia in luce e radiose.
A San Francesco, sulla scalinata
s'intonano i cantori del dolore
al passaggio dei sacri simulacri,
illuminando notte di Passione.
Tornando ai tratti lieti di visione,
ricordo a manca quella d'un giardino
con alberi di gelsi succulenti,
pensile il sito, guarda la campagna
vista d'un ponte, dopo porta Maya
disposto a nord a scavalcare lama,
verso la murgia d'uomo a Lamalunga
o verso il mare a scogli profumati,
con la campagna pregna d'uliveti,
di mandorleti e frutta di stagione.
In quelle case impegno e tanti sogni,
un forno a legna in piazza d'una dea,
profumo di buon pane fatto a mano,
di dolci deliziosi per le feste
focacce preparate e poi gustate.
Tante generazioni qui presenti,
mondo di lieti e tristi avvenimenti.
Lorenzo 4.6.22
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