venerdì 28 agosto 2015

Chi è l'animale?






- Immagine reperita in rete -


E’ più importante impedire a una bestia di soffrire, piuttosto che restare seduti a contemplare i mali dell’Universo
(Buddha)





Tutti gli esseri della terra nascono per vivere il tempo a loro destinato.
La fine della loro esistenza dovrebbe rappresentare la conclusione di un ciclo naturale e non causato dall’uomo. Dal periodo delle caverne l’umano uccideva gli animali solo per nutrirsi e per coprirsi dal freddo, col tempo, oltre al bisogno, la necessità di ammazzare infinite specie animali si é trasformata in orribili scempi a scopo di lucro, esperimenti, vivisezione e per sport, un vero, inutile e crudele scempio!

La malvagia e indegna mattanza ha creato danni irreversibili, infatti, numerosissime stirpi sono ormai estinte per mano dell'uomo, altre stanno scomparendo. La sofferenza che l’uomo infligge agli animali è lunga e penosa, sfocia in un’agonia immensa e crudele.

Ogni creatura del mondo animale ha diritto al nostro rispetto e non dovrebbe subire alcun patimento per causa nostra. Una creatura, allo stato brado o addomesticato, fa parte del generoso dono che il Creatore ha dato all’uomo, come compagno di vita e/o armonia della sua stessa esistenza. Proteggerli dalla sofferenza, amarli, rispettarli, rappresenta un nostro dovere, soprattutto è un atto d’amore che dovrebbe sgorgare spontaneo dal cuore, più importante della contemplazione dell’universo, poiché senza gli animali il mondo sarebbe imperfetto e incompleto. 

L’uomo, credente o meno, privo della loro presenza e delle leggi che regnano nel meraviglioso mondo al quale appartengono, sarebbe solo, molto più solo di quanto potrebbe immaginare. 

 © Gelsomina Shayra Smaldone
 “Io vi chiederò conto di ogni animale ucciso" (Gesù)

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