venerdì 31 dicembre 2010

Le nozze di Ego e Ypòkrisis


Le voci girano presto nel piccolo paese e donna Feffa é più veloce della luce quando decide di informare tutti i paesani che ci sarebbe stato un altro matrimonio.
- Ma chi si sposa? – chiese donna Peppa.
- La coppia che vive qui da poco, abita in quella casetta vicino al bosco - rispose Feffa
-    Mah! Non ricordo bene chi sono – dice donna Peppa
-    Come sei sbadata, amica mia! Pensi troppo alle faccende domestiche, dovresti curati delle persone che ti girano intorno.
-    Ora ti rinfresco la memoria - Esordisce Peppa.
-    Lui è alto, di bell’aspetto, veste bene, parla molto, ma sorride poco. Non ha un lavoro stabile, fa un po’ di tutto... E’ forte, deciso, testardo, quindi sa quel che vuole e non molla mai finché non ha ottenuto ciò che desidera e che lo fa star bene. Ama imporsi, ma non lo dimostra subito, non ha una fissa dimora perché ama viaggiare e quando non può farlo usa le ali della fantasia.
Gli piace nutrirsi a spese altrui, succhia il sangue delle gente pur non essendo un vampiro.
Lei, invece, ha sempre un sorriso stampato sul volto, scialba nell’aspetto, misura ogni parola, attenta più alla forma che alla sostanza, incurante del fatto che ogni frase pronunciata ha un suo peso specifico quando arriva al cuore di chi le ascolta. E’ sempre ben disposta a concedere consensi e dolci sviolinate anche quando le sue labbra vorrebbero dire tutt’altro…
E’ una coppia ben assortita, fusione perfetta e, a dire di molti, molto vantaggiosa per entrambi, tanto che richiama a sé molti seguaci.Si celebra così un matrimonio antico che rinnova continuamente la sua promessa sull’altare grigio della menzogna. La genesi di questo contratto va ricercata nella notte dei tempi, probabilmente a quando gli uomini non camminavano ancora eretti.
Queste strane creature, pur essendo diverse vivono in simbiosi per il raggiungimento del proprio benessere interiore e materiale, ovviamente a discapito di altri.
Vestono abiti firmati vers-ace e dolce e gabbata, acquistati al mercatino cinese, sicuri di beffare gli increduli, che presuntuosi!
Hanno l’abitudine di appostarsi dietro ogni angolo per scegliere la preda, a volte insieme, altre volte separati.
Approfittano della fiducia di coloro che, ignorando il premeditato e lesivo  intento, si abbandonano al fascino che emana il fare forbito.
Lungo il loro cammino lasciano una lunghissima scia di vittime, passano indifferenti sulle anime straziate in cerca di altro nutrimento.
Nulla li commuove e niente li trattiene, non amano, non piangono, non soffrono, vivono solo per se stessi e sono abili nel mentire.
- Si, va bene, ho capito, noto che sei molto informata, ma ora smettila, mi stai facendo paura. Come si chiamano quei due? E’ il caso di informare il sindaco e farli cacciare via? – chiede incuriosita e intimorita, donna Peppa.
- lui Egoismo, lei Ipocrisia. Tieniti lontano,  sono affetti da una brutta malattia, potrebbero contagiarti. Mi raccomando non ti avvicinare alla loro casa, informeremo il sindaco questa sera stessa!-
Detto questo donna Feffa ritorna a sciorinare il bucato, lasciando la povera e ingenua Peppa impietrita ed a bocca aperta.



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