Hai indossato con dignità ed orgoglio le crudeli privazioni che il destino infame ti aveva inflitto fin dalla nascita, ed io per questo ti ho voluto ancora più bene, mia cara amica e collega.
Non vedevi eppure camminavi, non udivi eppure parlavi, facendoti varco fra gli indifferenti, puntando al suolo il bastone dell’amore sul quale ti reggevi.
Poco fa ridevo al telefono con un’altra amica, mentre tu silenziosamente spegnevi la candela della tua esistenza.
Questa è la vita!
Peccato che siamo in pochi a ricordarlo!
L’unico mio conforto è che, oltre all’effetto che ti ho dimostrato, insieme alle colleghe del reparto, ti ho indotto a comprendere quanto eravamo noi i diversi.
Ciao Anna C.
Ti porterò per sempre nel mio cuore.
Non vedevi eppure camminavi, non udivi eppure parlavi, facendoti varco fra gli indifferenti, puntando al suolo il bastone dell’amore sul quale ti reggevi.
Poco fa ridevo al telefono con un’altra amica, mentre tu silenziosamente spegnevi la candela della tua esistenza.
Questa è la vita!
Peccato che siamo in pochi a ricordarlo!
L’unico mio conforto è che, oltre all’effetto che ti ho dimostrato, insieme alle colleghe del reparto, ti ho indotto a comprendere quanto eravamo noi i diversi.
Ciao Anna C.
Ti porterò per sempre nel mio cuore.
RispondiEliminaHa un suono strano la voce della notte stanotte, eppur la conosco.
Mi chiudo un pò nel mio silenzio, giusto un pò...così ti farò compagnia, Anna C.
...poi ritornerò per coloro che hanno ancora bisogno del mio Amore.
Shayra