martedì 10 febbraio 2009

Zittite…che forse sto impazzendo…




Devo assolutamente correre dal dottore! Non ricordo quasi nulla di certe cose della vita…non ricordo dove vivo, come si vive… come si muore. Che strano! Che confusione! Sto sognando? Si, certamente è così… credo. Chissà a chi posso chiedere se nel mio paese è ammesso l’omicidio… se è vero che alcune sentenze viaggiano alla velocità della luce, mentre altre restano bloccate per decenni in cattedrali del potere, per favorire i criminali… se mio padre può decidere della mia morte, semplicemente riferendo, a suo dire, le mie parole, solo parole niente di scritto, che nessuno sa se le ho mai pronunciate… se la mia vita va rispettata ed alimentata fino a quando solo Dio deciderà la sua fine… se è vero che alcune persone sono tornate dal coma vegetativo anche dopo molti anni… se un deputato, un magistrato, un’ignorante può decidere chi muore su richiesta e poi disporre un’autopsia per scoprire la causa del decesso… se è vero che esistono persone che non gli frega un tubo della vita altrui, ma che s’interessano tanto della loro morte, appropriandosi il diritto di riportare il pensiero di un essere definito vegetale, come fosse una foglia di insalata… se è vero che tutto fa brodo se infine si traggono vantaggi: voti, pubblicità e maxi tirature di giornali… se la vita è talmente sacra da smuovere irriverenti potenze, affinché l’individuo possa essere ucciso… se è vero che i disabili non hanno voce… chissà!

Questa è follia signori miei!
Mi scoppia la testa,
so’ scema o son desta?
Ho deciso! Vado dal dottore…
con la facoltà, legittima, del libero pensiero… che poco lo conforta, in quest’onta che devasta la mente!

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