sabato 16 febbraio 2008

Ti strazierò

Assaporo ricami d’amaro intessuti
profondi squarci sanguinano il petto
canti nostalgici
intonano
deserte liriche
abissali mistificazioni

mentre attendo il tuo ritorno
senza che tu sia mai partito
senza che tu sia mai esistito
sogno d'un tempo mendace
stilla di porpora il cuore
stizzito

inconsapevole
della silente goduria che m’avvince
quando vorrò ferirti un giorno
diverrai profugo senza sponda
annegherai nel mio dolore
perché t’odio e t’amo

fossi stato vero
fossi stato mio
t’avrei risparmiato

ed ora vagabondi
sul defluire di seni affluenti
in tarli mentali

affonderai nel tuo limite d'amare
codardo emissario
t'odio e t'amo

ma t'odio di più




5 commenti:

  1. No, no lo ami, è fa più male. bellissimi versi. Come stai? sono passata per abbracciarti e agurarti una domenica splendida. emerenz

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  2. Scusa ho dimenticato a scrivere, perche nell amore ci credo nell odio no! riciao emerenz

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  3. In fondo amore e odio sono due facce della stessa medaglia... il confine sembra lontano, ma in alcune situazioni si assottiglia così tanto da non capire più dove si sta... fino a che nasce quella strana consapevolezza colma di rabbia d'essere con un piede piantato sulla linea di confine e l'altro... sulla terra dell'odio e non più su quella dell'amore... si tratta di delicati equilibri reversibili che, nelle condizioni favoreli, nel bene o nel male, diventano inevitabilmente irreversibili... mi ha colpito tantissimo questa tua poesia, la sento, ho provato... come tanti altri d'altronde...

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  4. Tesoro!!!
    finalmente ti rivedo nel mio blog a farmi visita :-D
    Che bello!
    dove sei stata? tutto bene? spero immensamente di si!!!!

    Grazie mille per quanto mi hai detto! Ti abbraccio fooooooooooorte forte :-)


    Fa*

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