mercoledì 8 novembre 2006


La porta

Nella giungla della vita
divenni preda d'una carezza
assetato d'amore
mi persi nel fiume
del suo calore
ero un bambino
che annaspava sulla sua ombra
per divenire ostaggio
d'una verità nascosta
Ora
grido al vento
la mia gioia d'amare
la consapevolezza d'esser libero
lui m'aspetta
lungo quel tratto
di luce in salita


solo con una valigia 
senza più l'immensa paura
Al bando io
per grappoli d'anni
slaccio i polsi miei
tronco le catene del mondo
gli lascerò la sua ipocrisia
il suo rancore
i dolori ignorati
e gettati via
come cenci
Ora
potrò seguire la mia ombra
senza più distanze
né tormenti
aprirò la porta
ed andrò
in quello spicchio d'azzurro
dove l'Amore
ha un solo nome.
Tu
se vuoi
potrai capirmi
o forse
dimenticarmi
lascerò
l'uscio accostato
perché amo
anche te.

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