Vivere le città
"Le città sono un insieme di tante cose:
di memoria, di desideri, di segni d'un linguaggio; le città sono luoghi di scambio,
ma questi scambi non sono soltanto
scambi di merci, sono scambi di parole,
di desideri, di ricordi."
[...]
Italo Calvino - Le città invisibili, frammento della Presentazione dell'Autore, Mondadori Ed, 1972
Memoria d'un passato mai scordato
la gente in piazza al calar di sera
per la promessa d'un lavoro ad ore
e la mattina all'alba su s'andava
nei campi dei datori di lavoro
contadini in pianata degli ulivi
distesa verde dalla murgia al mare
mentre nel borgo resta Crocifissa
sbriga faccende nel palazzo al centro
in piazza grande con la porta in mezzo
d'alto protetta da Maria Patrona
i desideri di portare a casa
la sera di ritorno dalla murgia
tocco di pane per sfamare i figli
sempre la stessa lingua sulla bocca
quella imparata e appresa nel mio borgo
dialetto lingua madre con i detti
attinti d'esperienza del passato
s'andava a spigolare col raccolto
e Crocifissa schiena sulla terra
coglieva olive che la provvidenza
le concedeva senza far peccato
per mettere da parte olive in acqua
oppure companatico salato
che provvedeva con la sua pazienza
finchè erano pronte per sua cura
ma ora son ricordi tramontati
memorie non visibili nel borgo
un tempo invece scambi di parole
per salutare il prossimo vicino
buongiorno Caterina e don Giovanni
sorriso rinforzava quello scambio
ora paure e sguardi minacciosi
un desiderio d'onestà rimossa
e chiusa nello scrigno di coscienze
chissà se si ritorna alle memorie
uscio di casa aperto ai convicini
e pur prestando lievito per pane
coabitando insieme strade e piazze
sono soltanto lontani ricordi
che vecchio contadino più non scordi
Fonte: Gente in Piazza di Gaetano Vacca, Cacucci Ed, 1957
Medico Chirurgo di quel tempo che andava a visitare a casa
i suoi pazienti senza essere chiamato.
Lorenzo 7.7.24