domenica 11 luglio 2021

Pagliaro

E' un verbo che s'infrange nei ricordi

un trullo fatto in pietre levigate

posto in quel campo d'avo d'altra era


ricordo il tempo quand'ero fanciullo

e mi portava in campo zia rosina

donna temprata segnata dal fato


un campicello aveva lì dal borgo

un piccolo quadrato un uliveto

d'ordini otto secondo parcella


lungo i muretti a secco coltivava

le rose di selvatici carciofi

nel mezzo del campetto quel pagliaro


ove mio nonno riponeva d'arte

gli attrezzi del mestiere di quel tempo

una zappetta  a rassodar la terra


l'accetta per tagliare i rami secchi

oppure i figli ibridi dei tronchi

succhianti il nutrimento ai nuovi frutti


finquando nei momenti di stanchezza

stendeva sulla paglia le sue membra

per ritemprare i sogni rinvenienti


del figlio fante prigioniero al campo

per gloria della patria assai lontana

ora quel luogo non è più un concerto


di alberi fruttuosi o d'uliveti

zona di residenza e animazione

di anime compresse dai travagli 

 

Lorenzo  riproposta  10.10.10

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