domenica 2 giugno 2013

Vi presento il mio nuovo libro



Recensione a cura di Lorenzo Bacco

 

 

Quarta Dimensione

E’ una raccolta di poesie, riflessioni e brevi racconti di Gelsomina Smaldone, per tutti Noi, Shayra ed in questa Silloge, le metafore sono uno stile della poetica che Le appartiene e che usa con disinvoltura e non soltanto queste, incalzanti, che la Nostra Poetessa accarezza per costruire i versi che filtrano nelle Stanze dell’Anima, ma anche figure retoriche altre che ritroviamo spesso nelle sue liriche per riscattare dalla Valle dell’oblio” le “Anime stanche” che “s’abbandonano in egri e rugosi corpi” e, in questo caso, nella sequenza della strofa, usa l’enjambement che scavalca il verso, per confermare il suo amore per gli Ultimi. Spiriti trafitti dal dolore, trapiantati in corpi concreti, anch’essi umiliati dai continui accadimenti che la vita offre loro “nascosti senza più attese né speranze” in un dolore che lacera il cuore che anela pur sempre di “tenui desideri” di riscatto esistenziale.

Quarta Dimensione è un compendio di Poesie curate fino allo spasimo sublime, in cui la Poetessa si racconta, raccogliendo le sue lacrime ormai esauste che scivolano nei vasi di cristallo che Lei conserva gelosamente sul comodino della sua Anima bella ; e questa si riflette nell’Introspezione dello Spirito, oscillando, come in altalena, nei componimenti, più di settanta, di Prosa e Poesia, traendo ispirazione, a volte, nei Grandi della Poesia, come Alda Merini e Giuseppe Ungaretti, nei suoi “attimi d’immenso”, un verso che la Nostra usa spessissimo nelle sue strofe, “sul pendio di remoti pensieri”, mentre “ora è solo tempo di silenzio”.

Quarta Dimensione è il titolo del libro e non solo, essa appartiene in esclusiva ad una Lirica con il medesimo titolo, un’ esclusiva per un diaframma di silenzio e dolore, in cui affonda lacerante il suo grido angoscioso. E’ un po’ il tema di questo libro, stupendo, che s’infrange come onda sanguinante nella profondità del “mare in cui annego”, chiosa la Poetessa. Parla Dell’amore, Gelsomina, nella Lirica già sfogliata per qualche Vetrina, di cui ho avuto l’onore di scrittura; un misto tra Poesia e racconto breve in cui, trafitta dal destino, continua, nella sofferenza, a vivere e ad amare “diversamente, dolorosamente, raccolta nel mio segreto e dignitoso tormento” .

Mi fermo, senza trascurare le Liriche che Gelsomina dedica ai suoi Cari e ai nomi stampati nel suo cuore immenso, mentre, “La vita respira nuovi passi nel volo alto di un’aquila reale” mentre, “Racchiudo le mie ali e siedo sul trono della speranza a rimirare gocce di rugiada

E a chi se non ad Anna

Ad Majora Gelsomina , di cuore

Lorenzo Bacco

 

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