La piazza della mia giovinezza,
era diverso allora quello spazio,
con una Chiesa ed un mercato chiuso
di tanti venditori adesso estinti,
macellerie con pizzicherie
e fuori chianche biance per pescato,
facevano ogni giorno capolino
dalle marinerie a noi vicine,
paranza di frittura vi giungeva
e con un tocco a guancia ch'indicava,
ch'era un pescato che toccava il gusto,
per la fragranza ed il sapor del mare.
A sera, poi, c'era il banditore,
girava per i vicoli del borgo
ed avvisava che un buon bianchetto
era arrivato a chianche del mercato,
piccoli pesci da mangiare crudi,
con olio, col limone e un po' di pepe
o friggere nell'olio dell'annata,
infine, in quella Chiesa parrocchiale
i nostri sogni scritti su quei banchi
i sogni del futuro e d'avvenire,
gli sguardi di promesse in divenire.
Lorenzo 15.1.23
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