lunedì 9 gennaio 2023

La Potatura dell'Ulivo !!

La Potatura !!



 Famme pòvre ca te fazzeche ricche: 


rendimi povero (di rami) ed io ti faccio ricco, 


detto di una buona potatura.



Sembra un colloquio muto dentro il campo

tra l'albero d'ulivo e il suo mentore

come Odisseo affida il figlio suo,


così l'agricoltore cura chioma.

Primo a parlare è il tronco già privato,

che delle drupe ha donato l'olio.


Siamo a gennaio dopo feste andate,

fammi povero ma diventi ricco,

a questo invito il bravo potatore


comincia spoliazione di quei rami

dopo il riposo ch'è vegetativo,

senza tensioni inutili all'ulivo


e qui s'adatta fase sopraffina,

le forbici e gran senso di rispetto

come il barbiere fa nel suo salone,


con i capelli d'uomo lì seduto,

carezza di velluto necessaria,

come ai capelli ricci d'un infante,


nei primi anni togliere i polloni

dai piedi ben piantati nel terreno

e rami secchi inerti su quel tronco.


La formazione e poi mantenimento,

quindi, la potatura per produrre

mirata, dunque, a togliere quei rami


malati o difettosi nella chioma,

con luce ai rami d'esserci nel folto

di fronde verdeggianti dell'ulivo


ed evitare, quindi, l'alternanza

fertile annata verso quella magra,

dall'alto in basso il corso della chioma.


Netto e deciso il taglio di quei rami

come il chirurgo sa curare attrezzo,

il bisturi che taglia cute d'uomo,


qualche minuto in più per preparare

bene gli attrezzi atti ad operare,

lavoro certosino e tagli giusti 


e se vi gusta, questo è il segno giusto,

di quell'ulivo per un olio a gusto.


Lorenzo 9.1.23


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