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E’ più importante impedire a una bestia di soffrire, piuttosto che restare seduti a contemplare i mali dell’Universo
(Buddha)
Tutti
gli esseri della terra nascono per vivere il tempo a loro destinato.
La
fine della loro esistenza dovrebbe rappresentare la conclusione di un ciclo
naturale e non causato dall’uomo. Dal periodo delle caverne l’umano uccideva
gli animali solo per nutrirsi e per coprirsi dal freddo, col tempo, oltre al
bisogno, la necessità di ammazzare infinite specie animali si é trasformata in
orribili scempi a scopo di lucro, esperimenti, vivisezione e per sport, un vero,
inutile e crudele scempio!
La
malvagia e indegna mattanza ha creato danni irreversibili, infatti,
numerosissime stirpi sono ormai estinte per mano dell'uomo, altre stanno scomparendo. La
sofferenza che l’uomo infligge agli animali è lunga e penosa, sfocia in
un’agonia immensa e crudele.
Ogni
creatura del mondo animale ha diritto al nostro rispetto e non dovrebbe subire
alcun patimento per causa nostra. Una creatura, allo stato brado o
addomesticato, fa parte del generoso dono che il Creatore ha dato all’uomo,
come compagno di vita e/o armonia della sua stessa esistenza. Proteggerli dalla
sofferenza, amarli, rispettarli, rappresenta un nostro dovere, soprattutto è un
atto d’amore che dovrebbe sgorgare spontaneo dal cuore, più importante della
contemplazione dell’universo, poiché senza gli animali il mondo sarebbe
imperfetto e incompleto.
© Gelsomina Shayra Smaldone
“Io
vi chiederò conto di ogni animale ucciso" (Gesù)