domenica 29 gennaio 2023

Mio zio alla vendemmia !!

Mio zio alla vendemmia !!

Zizì: Mio zio. 


Quanne jè tìmbe de zàppe e pìute, 

nè amìce nè nepìute, 

quànne jè tìmbe de venemà 

zizì da dòue zizì da ddà.


Quando è tempo di zappare e potare,

nè amici nè nipoti,

quando è tempo di vendemmiare

zio di qua zio di là.



Ora è tempo di potare e zappare,

è l'ora del riposo ai nostri ulivi

prima della ripresa vegetale,


per cui lo zio invita i suoi nipoti,

nei campi per ausilio a disbrigare

le regole del tempo dell'inverno,


dopo che a dicembre han dato i frutti

per l'olio benedetto dell'annata.

Dall'orecchio non sentono ragione,


non è per noi mestiere da sbrigare,

comporta assai fatica con il freddo

che incombe alla mattina di gennaio,


come quel padre invita il suo Colino

l'erede a cui spetta il suo podere,

zappa Nicola mio, non indugiare,


rimuginando, il Nostro, tra i suoi denti

nicchia il comando, fuggendo l'incombenza, 

anche per potatura che prevede 


lasciar chioma leggera che permetta, 

ad aria e sole di attraversarla.

Lavoro che comporta gran fatica,


è meglio la vendemmia nell'autunno

quando il caldo giusto ti consente,

d'essere allegri in dolce comitiva,


lì dove c'è lavoro a giovinette,

tengono compagnia all'imbrunire.

Ordunque, lo zio di qua, lo zio di là,


io voglio lavorare alle matine,

fin dalle prime ore mattutine.


Lorenzo 29.1.23

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